Nella giornata di giovedì, il conducente di un camion, reo di aver innescato un tragico incidente stradale due anni fa, ha accettato una pena di due anni e quattro mesi con la possibilità di evitare il carcere attraverso la sospensione condizionale della pena. L’accaduto ha avuto luogo sul tratto autostradale A4, ed è costato la vita a Constantin Ion Rosca, 38 anni, residente a San Pietro in Cariano, in provincia di Verona. L’uomo si trovava alla guida di un furgone Fiat Ducato appartenente alla ditta per cui prestava servizio, quando è stato violentemente colpito da un tir, manovrato da un 37enne di nazionalità rumena.

Questo fatale scontro, verificatosi nei pressi dell’uscita autostradale di Desenzano, è stato definito dagli agenti della Polizia Stradale di Verona Sud, prontamente intervenuti per i rilievi, come di “estrema violenza“. La collisione ha avuto come conseguenza lo schiacciamento del furgone tra il tir che lo ha colpito e un altro veicolo pesante, causando il trapasso di Rosca nonostante i tentativi di rianimazione sul luogo dell’incidente e i successivi sforzi medici all’ospedale Civile di Brescia.

Il tragico evento ha lasciato feriti anche un collega della vittima, un 47enne originario della Costa d’Avorio, che ha miracolosamente evitato la morte pur riportando gravi lesioni e fratture.

L’indagine, condotta dal pubblico ministero Francesco Prete, ha portato all’accusa verso il camionista per aver causato la morte di Rosca attraverso una serie di negligenze, imprudenze e mancanze di perizia. In particolare, gli è stato imputato di non aver adeguatamente ridotto la velocità nonostante i segnali di rallentamento dell’autostrada, causando così lo scontro fatale con il furgone di Rosca, che era fermo e segnalato dalle quattro frecce.

Constantin Ion Rosca, figura molto rispettata nella comunità di San Pietro in Cariano e all’interno della comunità ortodossa di Verona, ha lasciato una famiglia e una comunità in lutto, che hanno cercato giustizia affidandosi allo studio legale Studio3A-Valore S.p.A. per fare luce sulla vicenda e ottenere riconoscimento del grave torto subito.