Il tessuto viario di Mazzano sta per conoscere una significativa evoluzione, in attesa dell’avvento dell’Alta Velocità che promette di rinnovare non solo i tempi di percorrenza ma anche l’aspetto delle infrastrutture esistenti. Al cuore di questa trasformazione si trova la modifica della tangenziale, una strada vitale che funge da snodo cruciale per oltre 100mila veicoli giornalieri, testimoniando l’intensa attività e connettività della zona.
La nuova struttura viaria, che si svilupperà in parallelo alla strada provinciale 11 – attualmente conosciuta come Tangenziale sud, rappresenta una porta d’accesso fondamentale alla città. La sua apertura, prevista entro la fine di maggio, segna un momento di svolta importante per l’intera area, anticipando una mobilità più fluida e integrata. La promessa di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), come riportato da Bresciaoggi, è quella di mantenere sempre attiva la viabilità lungo la Sp11, anche nel corso delle operazioni di demolizione del cavalcavia esistente, garantendo così continuità e sicurezza nei trasporti.
Questo ambizioso progetto fa parte dei lavori preparatori per la nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Brescia Est-Verona, posizionandosi strategicamente tra Ponte San Marco e Mazzano, nelle immediate vicinanze del cantiere Cepav due. Quest’ultimo, rappresentando il Consorzio Eni per l’alta velocità, agisce come general contractor di un’opera di portata eccezionale, che nel contesto bresciano è seconda solo al grande polo di Campagna di Lonato per dimensioni.
L’attesa riduzione dei tempi di viaggio e l’incremento dell’efficienza nella gestione dei flussi di traffico sono solo alcuni degli aspetti positivi legati all’introduzione dell’Alta Velocità. La realizzazione di questa nuova infrastruttura stradale accanto all’attuale tangenziale mira a facilitare l’accesso e migliorare la qualità della vita dei cittadini, riflettendo l’importanza di adattare le reti di trasporto alle crescenti esigenze di mobilità e sviluppo sostenibile.