Il comune di Coccaglio si trova davanti a una significativa svolta per quanto riguarda il futuro dell’ex comparto Enel. Acquistato per 660 mila euro, il sito era destinato a una radicale trasformazione in centro civico multifunzionale, con progetti ambiziosi quali un teatro-auditorium, una nuova sede per il prestigioso Museo di Arte Orientale e uffici per la Polizia locale e la Protezione civile. Tuttavia, le imminenti elezioni hanno posto una pausa su queste iniziative, lasciando le decisioni finali nelle mani della prossima giunta.
L’opera, supportata da un finanziamento regionale di 1,5 milioni di euro, sembra ora in bilico. Questo finanziamento si rivela insufficiente per la realizzazione completa del progetto, che prevede anche l’abbattimento dell’edificio principale esistente per dare spazio a nuove costruzioni.
I candidati sindaco presentano visioni diverse sulla gestione e sullo sviluppo futuro dell’area. Ezio Tortelli critica la mancanza di condivisione del progetto con l’opposizione e i cittadini, promettendo, in caso di elezione, un processo decisionale inclusivo. Monica Lupatini, dal canto suo, sottolinea la difficoltà di realizzare progetti ambiziosi senza risorse adeguate, pur essendo aperta a rivedere il progetto basandosi su nuove necessità. Silvia Borra, favorevole alla riqualificazione, propone di arricchire il progetto con spazi ludici per i giovani, pur evidenziando la necessità di trovare ulteriori finanziamenti.
Il dibattito in corso a Coccaglio riflette la sfida comune a molti comuni italiani: bilanciare aspirazioni di rinnovamento urbano e limitazioni finanziarie. La decisione su come procedere con l’ex Enel sarà cruciale non solo per l’aspetto fisico della città ma anche per il suo tessuto sociale e culturale, evidenziando l’importanza di una pianificazione inclusiva e sostenibile.