In un contesto lavorativo in costante evoluzione, le Acciaierie Venete di Sarezzo si distinguono per un passo avanti significativo nel riconoscimento dei propri lavoratori. La recente firma del contratto integrativo tra azienda e sindacati segna una pietra miliare per oltre 260 impiegati, inaugurando una fase di miglioramenti tangibili sia in termini economici che di condizioni lavorative. L’accordo, che avrà validità quadriennale fino al 2026, non solo introduce novità nell’ambito retributivo ma anche migliora le condizioni lavorative quotidiane degli operai.
Il cuore dell’accordo è rappresentato dal Premio di risultato (Pdr), che può raggiungere l’importante cifra di 3.902 euro. Questo bonus produzione, rilevante sia per la sua entità che per i criteri di assegnazione, è vincolato al raggiungimento di specifici obiettivi di produttività, qualità ed efficienza. Tale premio non solo riconosce il duro lavoro e l’impegno dei dipendenti ma mira anche a stimolare un continuo miglioramento nelle prestazioni complessive dell’azienda.
Rispetto al precedente accordo, il nuovo contratto integrativo porta con sé un incremento di 575 euro nel Premio di risultato. Ma le novità non si fermano qui: sono previsti anche aumenti nelle maggiorazioni per il lavoro svolto in turni notturni, nei giorni di sabato e per i cottimi. Una particolare attenzione è stata rivolta anche al benessere dei lavoratori, con l’introduzione del lavaggio delle tute a carico dell’azienda, inizialmente garantito per un anno con prospettive di rinnovo.
Un altro aspetto degno di nota del nuovo contratto è l’approfondimento dei diritti di informazione, coinvolgimento e partecipazione delle rappresentanze sindacali (Rsu) nelle decisioni aziendali riguardanti investimenti, mercati, innovazioni e indirizzi produttivi. Questo rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e collaborazione tra lavoratori e direzione, in un’ottica di miglioramento continuo e condivisione degli obiettivi.
