A novembre 2020, un giovane di origine pakistana subì una grave aggressione a Gardone Riviera, dove risiedeva in affitto. Secondo quanto riportato da fonti locali, l’uomo, all’epoca ventunenne, fu vittima di un attacco che gli causò lesioni serie, tra cui un trauma al viso e una distorsione cervicale, a seguito di un debito non onorato di 300 euro.
Più di tre anni dopo l’incidente, si è giunti a una decisione giudiziaria nei confronti degli accusati. Due di loro, inclusi il proprietario dell’immobile, di origini siciliane, sono stati assolti. Altri due, tuttavia, sono stati condannati a pene detentive di quattro anni e dieci mesi e quattro anni e otto mesi. Le accuse mosse nei loro confronti includevano tentata estorsione, lesioni gravi, violazione di domicilio e usurpazione di identità.
L’aggressione è stata scatenata da un debito di affitto insaldato e aggravata da una richiesta aggiuntiva di 200 euro per i disagi causati. La situazione è precipitata quando uno degli assalitori si è finto agente di polizia per accedere all’abitazione e, insieme agli altri, ha picchiato il giovane. Colpito al viso, gettato a terra e calpestato, la vittima ha poi sporto denuncia, che ha portato gli assalitori di fronte alla giustizia, culminando nella recente sentenza.