Nell’anno accademico 2023-24, un significativo numero di studenti della provincia di Brescia concluderà le lezioni in anticipo rispetto al calendario ufficiale. Più precisamente, circa 90 mila alunni termineranno le attività didattiche il 6 giugno alle 13:00, invece dell’8 giugno, a causa della preparazione per le imminenti elezioni europee e, in alcuni casi, anche amministrative.
Queste elezioni richiedono un ampio allestimento di seggi elettorali, superando i 200 seggi distribuiti in vari istituti scolastici. In totale, la provincia conta 769 edifici scolastici appartenenti a 143 istituzioni diverse, che spaziano dalla scuola materna statale fino alle scuole superiori. Specificamente, nella città di Brescia sono presenti 32 seggi, ubicati prevalentemente nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, nonché in due istituti di rilievo, l’Iis Castelli e il liceo classico Arnaldo. A questi si aggiungono luoghi alternativi come l’ospedale Civile e le case di cura Sant’Anna, Città di Brescia e Poliambulanza.
La decisione di anticipare la chiusura delle scuole non è isolata, ma segue una pratica consolidata, che tiene conto dell’organizzazione quinquennale delle scuole primarie, permettendo di perdere solamente un giorno di lezione. Questa scelta, che coinvolge la totalità delle sedi scolastiche solitamente utilizzate per le votazioni, risponde a logiche pratiche e organizzative ben precise, sottolineando l’impegno nel minimizzare l’impatto sul percorso formativo degli studenti. Questo fenomeno si verifica in tutta la provincia di Brescia, riflettendo un modello adottato in varie parti d’Italia, dove il numero totale di istituzioni coinvolte raggiunge la cifra di 61.