Nonostante le rassicurazioni del Vicepremier Matteo Salvini sul mancato pedaggio del raccordo Ospitaletto-Montichiari, le dichiarazioni emergenti da Dario Balotta di Europa Verde rivelano una situazione ben diversa. Documenti ufficiali del 2017 confermano che il pagamento del pedaggio era già stato pianificato come metodo di ammortamento per il progetto infrastrutturale.
Il documento del 2017 che regola il raccordo, parte del più vasto piano infrastrutturale italiano, chiarisce il sistema di pedaggio free-flow da applicare, con tariffe differenziate in base al tipo di veicolo. Originariamente stabilite a 0,07 euro per km per auto e a 0,18365 euro per km per i mezzi pesanti, queste tariffe sono oggi salite a 10 centesimi per km per le auto e 20-25 centesimi per i mezzi pesanti, a seguito di aumenti e dell’inflazione.
La promessa di Salvini, che affermava come il raccordo non sarebbe mai stato a pagamento, sembra ora contrastare con gli accordi formalizzati anni prima del suo intervento. Questa discrepanza solleva interrogativi sulla trasparenza e la coerenza delle politiche infrastrutturali italiane, spesso soggette a cambiamenti e contraddizioni politiche.
La questione del pedaggio sulla Corda Molle evidenzia non solo la complessità delle decisioni infrastrutturali in Italia, ma anche il divario tra le promesse elettorali e le realtà contrattuali preesistenti. Gli utenti della strada, così come gli osservatori politici, restano in attesa di ulteriori chiarimenti su come queste divergenze saranno gestite.