Rimesse degli immigrati in Italia: un contributo fondamentale allo sviluppo globale

Le rimesse inviate dagli immigrati residenti in Italia hanno registrato un aumento del 24,1% dal 2013. Nonostante un calo recente, il volume complessivo supera ancora gli 8 miliardi di euro.

Le rimesse degli immigrati rappresentano un elemento chiave per lo sviluppo economico dei paesi d’origine. Dal 2013, le somme inviate dagli immigrati in Italia ai loro paesi d’origine sono aumentate del 24,1%, nonostante una flessione nel 2022 e nel 2023. Nel 2023, le rimesse hanno raggiunto 8,178 miliardi di euro, come analizzato dalla Fondazione Leone Moressa sulla base dei dati della Banca d’Italia.

Distribuzione e utilizzo delle rimesse

Le rimesse sono vitali per i paesi a basso e medio reddito. Esse superano l’aiuto pubblico allo sviluppo e gli investimenti diretti esteri in questi paesi, come sottolinea una nota della Fondazione Leone Moressa. Questo flusso di denaro contribuisce significativamente al sostegno economico delle famiglie nei paesi d’origine.

Principali paesi destinatari

Il Bangladesh è il principale destinatario delle rimesse dall’Italia, ricevendo 1,2 miliardi di euro, pari al 14,3% del totale. Seguono Pakistan e Filippine, nonostante un generale calo delle rimesse verso i principali paesi, eccetto che per Georgia, India, Sri Lanka, Perù e Tunisia. Negli ultimi dieci anni, le rimesse verso la Romania e il Brasile sono diminuite rispettivamente del 56,1% e del 25,2%.

Cambiamenti nei flussi di rimesse

Nel 2013, la Cina riceveva quasi un quinto delle rimesse totali dall’Italia. Oggi, nessun paese supera il 15%, e i flussi verso la Cina sono scesi drasticamente a soli 9 milioni di euro nel 2023. La Romania, un tempo uno dei principali destinatari, ha visto un calo significativo ed è ora al sesto posto.

Rimesse pro-capite

Al 1° gennaio 2023, la popolazione straniera residente in Italia era di 5,1 milioni, con un valore pro-capite delle rimesse di 133 euro mensili. I cittadini del Bangladesh inviano in media 558 euro mensili pro-capite, seguiti da quelli di Pakistan e Filippine con oltre 300 euro. I paesi del Nord Africa e dell’Est Europa, come Marocco, Tunisia, Egitto, Moldavia, Ucraina e Romania, registrano valori nettamente inferiori, suggerendo l’esistenza di rimesse “invisibili”. La comunità cinese, con soli 3 euro medi mensili, rappresenta un caso paradossale.

Distribuzione geografica delle rimesse in Italia

Oltre un quinto delle rimesse parte dalla Lombardia (1,8 miliardi di euro), seguita dal Lazio con 1,2 miliardi. Le altre regioni principali sono Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, con quasi 850 milioni di euro inviati nel 2023. A livello provinciale, Roma guida con oltre un miliardo di euro, seguita da Milano con 928 milioni. Brescia si posiziona sesta a livello nazionale e seconda in Lombardia, con 235 milioni di euro, segnando una variazione del -7,9% rispetto al 2022 ma un incremento del 40,6% rispetto al 2013.

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