Il problema della gomma sommersa nel Sebino: una sfida ancora aperta

La Regione Lombardia si mobilita per risolvere il problema degli scarti di gomma nel Sebino

Il problema degli scarti di gomma smaltiti abusivamente negli anni ’70 sul fondale del basso Sebino, di fronte all’abitato di Tavernola, è ancora irrisolto. La Regione Lombardia ha mostrato interesse per affrontare questa criticità ambientale, costituendo un gruppo di lavoro dedicato un anno fa. L’obiettivo è risolvere definitivamente la questione, coinvolgendo vari enti e istituzioni per un’indagine ambientale completa.

Il gruppo di lavoro, costituito dalla Regione, comprende l’Autorità di Bacino Lacuale del lago d’Iseo, esperti dell’Arpa, del Cnr Ismar e del Cnr Irsa, oltre ai carabinieri del Nucleo sommozzatori. Questo team ha il compito di studiare e redigere un piano d’azione per il recupero e lo smaltimento degli scarti di gomma sommersi nel lago.

I primi passi verso la soluzione

Dopo numerosi studi e analisi, l’Autorità di Bacino Lacuale del lago d’Iseo, che coordina il progetto di recupero, ha affidato alla società Thetis Costruzioni srl, con sede in provincia di Ferrara, il compito di redigere uno studio di fattibilità tecnico-economica. Questo studio è fondamentale per delineare le modalità operative per il recupero e lo smaltimento del materiale abbandonato.

La criticità degli scarti di gomma nel lago

Gli scarti di gomma, abbandonati abusivamente negli anni ’70, rappresentano una grave minaccia per l’ecosistema del lago e per la salute pubblica. La gomma, essendo un materiale non biodegradabile, persiste nell’ambiente per decenni, rilasciando sostanze potenzialmente tossiche nelle acque del Sebino.

Il ruolo degli enti coinvolti

Il coinvolgimento di molteplici enti e istituzioni è essenziale per affrontare il problema in modo sistematico e coordinato. Gli esperti dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), del Cnr Ismar (Istituto di Scienze Marine) e del Cnr Irsa (Istituto di Ricerca sulle Acque) apportano competenze scientifiche e tecniche fondamentali per comprendere l’entità dell’inquinamento e le migliori strategie di intervento.

Le sfide del recupero

Il recupero degli scarti di gomma sommersi presenta diverse sfide tecniche e logistiche. È necessario sviluppare tecnologie e metodologie adeguate per rimuovere il materiale senza ulteriormente danneggiare l’ecosistema lacustre. Inoltre, occorre prevedere un piano di smaltimento sicuro ed ecologicamente sostenibile per i rifiuti recuperati.

Un futuro più pulito per il Sebino

L’iniziativa della Regione Lombardia e il coordinamento dell’Autorità di Bacino Lacuale del lago d’Iseo rappresentano un passo importante verso la risoluzione di un problema ambientale complesso. Il successo del progetto dipenderà dalla capacità di collaborazione tra i vari enti coinvolti e dalla realizzazione di soluzioni tecniche efficaci per il recupero e lo smaltimento degli scarti di gomma.

Conclusioni

Il problema degli scarti di gomma sommersi nel basso Sebino è ancora lontano dall’essere risolto, ma gli sforzi concertati delle istituzioni e degli esperti coinvolti offrono una speranza concreta di recupero. Con il giusto impegno e le risorse adeguate, è possibile restituire al lago d’Iseo la sua bellezza naturale e preservarne l’ecosistema per le future generazioni.

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