Un colpo di reni per non abbandonare i disabili
Quando tutto sembrava perduto, un improvviso sforzo ha permesso all’associazione di tentare una rinascita. L’impegno delle nuove dirigenti, Daria Padavini e Patrizia Nencioni, rispettivamente presidente e vice, ha infuso nuova speranza nel centro. Insieme a Marta Nardi, segretaria, e ai consiglieri Alessandra Chiari e Francesco Rosario, hanno deciso di provare a invertire la rotta.
Attività inclusive per rilanciare il centro
Il primo passo verso la rinascita è stato l’organizzazione del grest «Piccolo indiano in terra di neve», che si terrà fino a fine luglio. Questa iniziativa, destinata a bambini dai 4 agli 11 anni, include attività equestri, musica e divertimento nello spazio verde del boschetto incantato. Il centro, aperto anche ai normodotati, favorisce l’incontro e l’interazione inclusiva.
La necessità di fondi e volontari
Il vero nodo da sciogliere rimane la raccolta di fondi e la ricerca di volontari. Il supporto ai terapisti è cruciale per accompagnare i disabili nelle attività equestri, e l’associazione lancia un appello accorato per nuove adesioni.
Il toccante appello dell’associazione
Patrizia Nencioni, nonna di una bambina con la sindrome di Rett, ha raccontato un episodio commovente che ha segnato la sua decisione di impegnarsi nel centro. Nonostante la grave disabilità, la piccola è riuscita a fare una piccola torsione per accarezzare il suo cavallo, un momento di gioia indescrivibile. Patrizia, naturopata, ha deciso di dedicare il suo tempo al centro, convinta dell’importanza del sostegno ai genitori di bambini disabili, spesso lasciati soli e stanchi.
Volontari all’opera per migliorare il centro
Anche se i volontari sono ancora pochi, stanno lavorando con determinazione per migliorare il centro e moltiplicare le iniziative. L’obiettivo è sensibilizzare più persone e garantire un futuro stabile e sereno al centro, continuando a offrire preziosi servizi di riabilitazione e inclusione.