Due criminali sono stati arrestati a Castrezzato per un tentativo di truffa con il metodo del falso carabiniere, grazie all’intervento dei veri carabinieri.
L’inganno sventato
Nel pomeriggio di mercoledì 19 giugno, una 61enne di Castrezzato ha ricevuto una telefonata da un uomo che si spacciava per carabiniere. Il truffatore le ha detto che un suo parente aveva causato un incidente stradale con gravi conseguenze e che per evitare l’arresto era necessario pagare subito un risarcimento di 8.000 euro e consegnare tutti gli oggetti in oro in suo possesso a un amico del figlio.
L’intuizione della vittima
La donna, sospettando un tentativo di truffa, ha contattato immediatamente i veri carabinieri della locale Stazione. Questi si sono attivati rapidamente, pianificando un’operazione per cogliere i truffatori sul fatto.
L’arresto dei criminali
Grazie alla prontezza della vittima e all’efficace intervento dei carabinieri, i due truffatori, un 36enne e un 50enne della provincia di Napoli, sono stati arrestati. Nonostante un tentativo di fuga, i criminali sono stati catturati e trattenuti nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Chiari. La mattina seguente, il 20 giugno, sono comparsi davanti al Giudice del Tribunale di Brescia per la convalida dell’arresto con rito direttissimo.
Il metodo della truffa
La modalità adottata dai truffatori è una classica truffa telefonica in cui il sedicente carabiniere informa la vittima di un incidente causato da un parente stretto, chiedendo un risarcimento immediato per evitare l’arresto. Questo tipo di truffa sfrutta la paura e l’urgenza per estorcere denaro e oggetti di valore alle vittime.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha permesso di sventare la truffa e arrestare i due criminali, mettendo in luce l’importanza di rimanere vigili e contattare le autorità in caso di sospetti. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è fondamentale per contrastare questi tentativi di truffa e garantire la sicurezza della comunità.