Il giovane è accusato di aver commesso o tentato di commettere 11 rapine, alcune delle quali ai danni di studenti minorenni. Nonostante fosse già soggetto a una misura di divieto di ingresso a Brescia per due anni, emessa il 28 settembre scorso dal questore, il giovane ha continuato la sua attività criminosa.
Le rapine avvenivano prevalentemente sugli autobus della Valsabbia, mirate soprattutto a persone sole o gruppi di giovani studenti. Le vittime venivano spesso minacciate con un coltello per costringerle a consegnare denaro e oggetti di valore.
Il Gip, nell’ordinanza di custodia cautelare, ha sottolineato l’elevato numero di rapine compiute in pochi mesi e la modalità seriale delle stesse, definendo il giovane come un soggetto altamente pericoloso. Il ragazzo è considerato il capo di una gang che includeva almeno un minorenne, sfruttando la forza intimidatoria del gruppo per portare a termine le rapine.
Le indagini sono iniziate dopo una serie di rapine avvenute nella zona, permettendo ai carabinieri di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare il presunto responsabile. La rapidità e la precisione con cui le forze dell’ordine hanno agito sono state fondamentali per fermare il giovane e mettere fine alla serie di reati.