Rinviato a giudizio l’uomo che uccise una nutria a bastonate al mercato di Orzinuovi

Un uomo di 72 anni è stato rinviato a giudizio per aver ucciso brutalmente una nutria durante il mercato di Orzinuovi, suscitando indignazione tra i cittadini e le associazioni animaliste.

Un pensionato di 72 anni è stato rinviato a giudizio per aver brutalmente ucciso una nutria durante il mercato settimanale in pieno centro a Orzinuovi.

Un episodio di violenza in pieno centro città

Il 13 ottobre 2023, durante il mercato settimanale in piazza Vittorio Emanuele II a Orzinuovi, un uomo di 72 anni, identificato con le iniziali E.O., ha ucciso a bastonate una nutria che si aggirava tra le bancarelle. La scena, ripresa da alcuni passanti con i loro telefoni cellulari, ha suscitato una forte indignazione tra i cittadini e le associazioni per i diritti degli animali. Il video shock ha immediatamente fatto il giro dei social, provocando una reazione di sdegno e proteste.

Individuato e denunciato grazie alle riprese

Grazie alle immagini video e alle testimonianze raccolte sul posto, le forze dell’ordine sono riuscite a individuare il responsabile dell’atto crudele. L’uomo è stato denunciato dalla Lega antivivisezione (Leal) e, nella giornata del 26 giugno 2024, è stato formalmente rinviato a giudizio per maltrattamento di animali.

Cosa prevede la legge italiana

La legislazione italiana consente il contenimento delle nutrie, ma vieta espressamente l’uso di metodi crudeli o non necessari. L’uccisione di un animale con un bastone è considerata un reato di maltrattamento, punibile con l’arresto fino a due anni e una multa che può arrivare fino a 45.000 euro. Questo caso ha evidenziato ancora una volta la necessità di un’applicazione rigorosa delle leggi a tutela degli animali e di una maggiore sensibilizzazione della popolazione.

Le reazioni delle associazioni animaliste

Gian Marco Prampolini, presidente della Leal, ha commentato: “Abbiamo da subito stigmatizzato la violenza e la brutalità con la quale l’uomo ha infierito sulla nutria fino a ucciderla. Vorremmo che la collaborazione tra giustizia e associazioni per i diritti degli animali portasse a risultati concreti e che sempre più persone comprendano che nessuno si deve permettere di fare giustizia sommaria nei confronti di animali di ogni specie, come purtroppo ci rimandano le cronache quotidianamente”.

Questo tragico episodio mette in luce l’importanza di una maggiore educazione al rispetto degli animali e la necessità di interventi legislativi e giudiziari rigorosi per prevenire e punire atti di crudeltà.

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