Tragedia in alta Valcamonica: escursionista trovato morto

Roberto Baccanelli, originario di Berzo Demo, precipitato sul Monte Aviolo

Inizio luglio drammatico sulle montagne dell’alta Valcamonica. Dopo la morte di Daniele Terzi sulla ferrata Terzulli a Sonico, un altro escursionista ha perso la vita. Ieri, il corpo di Roberto Baccanelli, 67 anni, è stato recuperato ai piedi del Monte Aviolo, nel territorio di Edolo.

La vittima: Roberto Baccanelli

Roberto Baccanelli, 67 anni, originario di Berzo Demo e residente a Brescia, era un appassionato di corsa in montagna, sport che aveva praticato a livello agonistico. Ogni estate tornava in Valle Camonica per rivedere i suoi cari e le amate montagne. Ieri mattina era uscito per un’escursione, ma non vedendolo rientrare, la famiglia ha dato l’allarme.

Il tragico ritrovamento

Le ricerche, iniziate nel pomeriggio, si sono concluse tragicamente in serata. Il corpo di Baccanelli è stato trovato privo di vita, precipitato dalla Cresta del Monte Aviolo a circa 2.600 metri di quota. La zona, tra la testata della Val Gallinera e il Passo Plassa, è stata teatro delle operazioni di soccorso, che hanno coinvolto una dozzina di tecnici del Cnsas della stazione di Edolo, i militari del Sagf di Edolo, i Vigili del Fuoco e due elicotteri: l’eliambulanza di Sondrio e il velivolo del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Milano.

Gli sforzi dei soccorritori

Nonostante l’impegno delle squadre di soccorso, per Roberto Baccanelli non c’è stato nulla da fare. La moglie, preoccupata per il mancato rientro del marito, ha allertato i carabinieri della compagnia di Breno. Il corpo è stato avvistato dall’alto alle 19:30 e recuperato dall’elicottero di Sondrio. Trasportato all’elisuperficie di Edolo verso le 19:45, la salma è stata composta in un locale del centro operativo del Cnsas.

Il percorso fatale

Alcuni indizi hanno permesso di ricostruire il tragico percorso di Baccanelli. La sua auto, una Fiat Panda, è stata ritrovata dai carabinieri di Vezza, comandati da Simone Cossetti, nel parcheggio vicino al rifugio “La Cascata”, sul fondo della Val Paghera di Vezza d’Oglio, dove inizia il sentiero per il rifugio Occhi all’Aviolo. Questo ritrovamento ha confermato il percorso seguito dall’escursionista fino al punto della caduta.

Conclusioni

Questo secondo incidente in pochi giorni sottolinea la pericolosità delle escursioni in alta montagna, anche per gli appassionati esperti. La comunità locale è sconvolta da queste tragiche perdite e si stringe attorno alle famiglie colpite.

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