Nuovo regolamento: addio ai divieti assoluti
Il nuovo regolamento di polizia, in contrasto con il precedente, elimina molti divieti assoluti. Norme come il divieto di consumare alimenti sulle scalinate delle piazze o di giocare a pallone nei parchi sono state riviste. L’amministrazione Castelletti vede diversamente l’idea di decoro, permettendo tali attività purché non arrechino disturbo. Si passa da un divieto rigido a una valutazione concreta del comportamento.
Repressione e gestione della movida
Oltre a una nuova gestione del decoro urbano, il Daspo urbano sarà applicato nei parchi cittadini, nei pressi delle scuole e in alcune aree specifiche della città. Tra queste, la zona tra via San Faustino e via Capriolo, spesso frequentata da persone in stato di ebbrezza, e il segmento di via Milano dall’Esselunga alla Tangenziale Ovest. La gestione della movida entrerà nel regolamento con misure specifiche sulla distribuzione degli alcolici e la regolamentazione del rumore notturno. Il regolamento prevede una mappa della città con otto aree distinte soggette a fenomeni di schiamazzi e distribuzione di alcolici, ognuna con proprie peculiarità.
Aree della movida
Le aree individuate sono:
- Carmine/Corso Garibaldi
- Piazzale Arnaldo/Tebaldo Brusato
- Stazione ferroviaria
- Piazza Vittoria/Mercato
- Piazza Loggia
- Via Tosio/Trieste
- Via Beccaria/Porta Bruciata
- Piazza Paolo VI
Queste aree saranno regolate da norme standard valide tutti i giorni della settimana, con la possibilità di ordinanze mirate per risolvere criticità specifiche. Questo approccio mira a evitare disparità di trattamento, lasciando però flessibilità per affrontare le differenze tra le varie zone.
La reazione di Fabio Rolfi
Fabio Rolfi ha criticato duramente la nuova impostazione del regolamento, definendola un “regalo all’anarchia”. Secondo Rolfi, la giunta Castelletti è più preoccupata di eliminare le normative da lui introdotte undici anni fa che di affrontare la criminalità. Rolfi teme che la città si trasformi in un luogo disordinato, con monumenti e piazze ridotti a depositi di rifiuti. La sua critica si focalizza sull’ideologia della giunta, che secondo lui antepone le proprie convinzioni al buon senso dei cittadini.
Conclusioni
La nuova visione della giunta Castelletti per il regolamento di polizia di Brescia segna un cambiamento significativo rispetto al passato. Il focus si sposta dalla repressione rigida a un approccio più liberale, valutando concretamente i comportamenti anziché imporre divieti assoluti. La gestione della movida e l’applicazione del Daspo urbano riflettono questa nuova impostazione, mirando a una città più vivibile e meno restrittiva, pur mantenendo un controllo sulle situazioni critiche.