Questa mattina è stato inaugurato a Desenzano il quarto presidio della Guardia Costiera sul lago di Garda. Un passo significativo per la sicurezza della navigazione nella regione lombarda, come sottolineato dall’assessore Franco Lucente: «La sicurezza del sistema lacuale è per noi una priorità, tant’è vero che per il 2024 abbiamo destinato 242.000 euro per garantire i servizi di vigilanza, intervento e soccorso sui bacini lacuali lombardi».
La firma del protocollo d’intesa «Servizio sicurezza naviganti Lago di Garda» rappresenta un momento cruciale per la collaborazione interistituzionale. Il documento è stato sottoscritto da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Comunità del Garda e Autorità di Bacino Laghi Garda e Idro. Questo accordo prevede servizi di pronto intervento, soccorso e vigilanza per l’utenza nautica del lago di Garda, includendo il diporto e la polizia di sicurezza della navigazione.
L’assessore Franco Lucente ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le varie istituzioni: «Il documento certifica un’unità d’intenti tra diverse istituzioni impegnate sul tema della sicurezza, fondamentale ovunque e in particolare in un bacino vasto e complesso come quello del Garda. Regione Lombardia fa convintamente la sua parte e ogni anno eroga risorse a favore degli enti preposti alla gestione del demanio lacuale affinché possano esercitare i loro compiti di controllo e vigilanza. Il nostro impegno da questo punto di vista è costante».
All’evento ha partecipato anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione: «Oggi abbiamo inaugurato la nuova sede della Guardia Costiera a Desenzano, in tutto sono 4 le sedi dislocate sul territorio del Garda. Questo significa più sicurezza. Solo negli ultimi anni sono state salvate mille persone». Salvini ha inoltre menzionato due progetti chiave per il rilancio del lago: una ciclovia e un collegamento ferroviario tra il lago e l’aeroporto Catullo di Verona, sfruttando la linea storica Brescia-Verona.
