L’aviosuperficie situata tra Pisogne e Costa Volpino potrebbe dover chiudere presto a causa di un’ordinanza di sgombero emanata dal Comune di Costa Volpino. L’associazione Iseo Lake Airfield ha già fatto ricorso e la prima udienza è fissata per il 31 luglio.
Rumore e lamentele: il principale problema
Gianni Bonafini, coordinatore dell’associazione, ha riferito che molte persone hanno presentato lamentele al municipio riguardo al rumore generato dai velivoli che decollano e atterrano nell’aviosuperficie. Bonafini sottolinea che l’associazione non gestisce un aeroporto e ritiene ingiustificate le accuse di disturbo. La chiusura dell’aviosuperficie sarebbe un grave danno per il territorio, in quanto l’area attira piloti e turisti sportivi da tutta Europa, contribuendo al turismo e all’economia locale.
Un’importante risorsa per il territorio
L’aviosuperficie ospita non solo piccoli aerei da diporto, ma anche diverse associazioni legate agli sport aerei, come deltaplano, aeromodellisti e paracadutisti, oltre alla Protezione Civile che utilizza i mezzi volanti per pattugliare il territorio. La chiusura del sito rappresenterebbe un duro colpo per tutte queste attività.
L’associazione non si arrende
Dal 2020, anno in cui l’ENAC ha dato l’ok per l’apertura del sito, l’associazione ha ricevuto numerose diffide e multe, ma non intende arrendersi. Bonafini afferma che l’associazione ha seguito tutte le regolamentazioni e ha investito tempo e denaro per migliorare la situazione, ma nonostante gli sforzi, sembra che il Comune non sia interessato a collaborare.
Riduzione delle emissioni sonore e raccolta firme
Il Comune di Costa Volpino ha recentemente ridotto le emissioni sonore previste per l’area nella variazione del PGT, penalizzando ulteriormente l’Iseo Lake Airfield. In risposta, è stata lanciata una raccolta firme per evitare la chiusura del sito, che ha già raggiunto 1300 sottoscrizioni. Bonafini intende presentare le firme al presidente della Regione Lombardia.
La posizione del sindaco
Il sindaco di Costa Volpino, Federico Baiguini, ha dichiarato che l’ordinanza è stata emessa a seguito delle segnalazioni di diversi cittadini. Tuttavia, ha aperto alla possibilità di un dialogo con l’associazione per trovare una soluzione condivisa.