Brescia potrebbe presto introdurre un riconoscimento comunale di cittadinanza “bresciana” per i ragazzi di origine straniera, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e inclusione tra i giovani. Il progetto, in fase di sviluppo presso le istituzioni comunali, mira a premiare i ragazzi di 14 anni con un diploma che sancisca la loro appartenenza alla comunità bresciana. Tuttavia, la forma definitiva di questo riconoscimento è ancora in discussione.
Il dibattito si inserisce in un contesto nazionale in cui si sta discutendo lo “ius scholae”, una proposta di legge che collegherebbe la cittadinanza italiana alla frequentazione scolastica per i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri. A Brescia, il Comune è al lavoro per dare forma a questa iniziativa entro l’autunno, a meno che il Governo non intervenga con una legge nazionale che superi l’iniziativa comunale.
La sindaca di Brescia, Laura Castelletti, ha espresso il suo supporto a una legge nazionale che possa precedere e integrare l’iniziativa locale. Castelletti ha evidenziato come Brescia, città con una significativa percentuale di studenti senza cittadinanza italiana, potrebbe trarre enormi benefici da una legge che favorisca l’inclusione. Secondo la sindaca, la cittadinanza è un elemento chiave per l’armonia e la crescita della comunità, soprattutto in una città multiculturale come Brescia.
Nonostante il sostegno da parte della maggioranza comunale, alcuni esponenti del centrodestra hanno criticato l’iniziativa, sostenendo che i ragazzi stranieri hanno già gli stessi diritti dei loro coetanei italiani e che non vi sia necessità di ulteriori riconoscimenti. Tuttavia, Castelletti ribadisce l’importanza di ascoltare le esigenze di questi giovani, molti dei quali si sentono incompleti senza una piena cittadinanza. La proposta, che mira a fare di Brescia un modello di inclusione, potrebbe aprire un dialogo costruttivo tra le diverse forze politiche.
Oltre alla cittadinanza locale, la sindaca ha sottolineato l’importanza di affrontare anche il tema dei flussi migratori, un problema sentito dal mondo delle imprese e che richiederà una risposta concreta. In passato, sono stati avviati dialoghi con le autorità prefettizie per creare un tavolo di discussione su questo tema, e la sindaca auspica di poter riprendere questi colloqui con il nuovo prefetto.