Corda Molle: pedaggio inevitabile, si studiano soluzioni per i pendolari

L'introduzione del pedaggio sulla Corda Molle è imminente, ma le istituzioni bresciane lavorano per attenuarne l'impatto economico sui residenti e pendolari, tra tariffe e possibili agevolazioni.

Le trattative continuano, ma ormai il pedaggio sulla Corda Molle, la bretella autostradale che collega Ospitaletto a Montichiari, sembra inevitabile. Nonostante l’iniziale opposizione di sindaci e rappresentanti locali, il tavolo di lavoro convocato a Palazzo Broletto ha confermato che il pagamento entrerà in vigore una volta completata l’infrastruttura, con poche possibilità di revoca. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e la società concessionaria Autovia Padana stanno valutando misure per calmierare l’impatto sui pendolari e residenti dei comuni limitrofi.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato esperti del Mit, il presidente della Provincia Emanuele Moraschini, e diversi sindaci, sono stati discussi i rischi legati al pedaggio, tra cui il possibile aumento del traffico su strade secondarie e sulla tangenziale Sud, già congestionata. Il pedaggio previsto sarà di 10 centesimi al chilometro per le auto e tra 20 e 25 centesimi per i mezzi pesanti, con una stima di spesa annua per i pendolari di circa 850 euro, una cifra considerata proibitiva per molte famiglie.

La società concessionaria ha rinviato qualsiasi proposta concreta di agevolazione a novembre, dopo aver completato l’analisi dei dati di traffico raccolti dai portali installati lungo la bretella. Autovia Padana dovrà confrontarsi con il Mit per stabilire eventuali sconti o esenzioni, mentre le coperture finanziarie per compensare il mancato gettito saranno a carico dello Stato.

Il progetto di completamento della Corda Molle ha richiesto un investimento di 160 milioni di euro, e il pedaggio servirà a recuperare parte dei costi sostenuti. Le proposte alternative avanzate dalla Provincia, come limitare il pagamento solo ai veicoli diretti alle autostrade A4, A21 e A35, o compensare il mancato introito con aumenti delle tariffe in altri punti autostradali, sono state scartate per questioni di sostenibilità finanziaria. Secondo le stime, a regime, la bretella vedrà il transito di circa 18.000 veicoli al giorno, con un incasso annuo previsto di 18 milioni di euro.

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