Addio a Sergio Candrina, simbolo dell’Avis: l’uomo che ha lasciato un segno indelebile nel volontariato

Sergio Candrina, una vita dedicata all’Avis e al bene degli altri, si è spento a 83 anni lasciando un'eredità di altruismo e generosità

Sergio Candrina, figura di riferimento per l’Avis, è venuto a mancare venerdì all’età di 83 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità di Calvisano. Uomo di grande cuore e straordinaria generosità, era solito dire: “Ho donato quanto la natura mi ha concesso: ho dato una piccola parte di me per il bene degli altri“. Una frase che ben rappresenta l’amore e la dedizione che nutriva per il prossimo e per l’associazione di cui era presidente onorario. Per anni, Candrina ha guidato con passione la sezione locale dell’Avis, diventando un esempio di impegno e altruismo.

Sotto la sua presidenza, numerose iniziative hanno preso vita, tra cui il memorabile gemellaggio del 1977 con l’Avis di Fossalta di Piave e la creazione del gruppo ciclistico Avis Acciaierie di Calvisano. È stato anche l’artefice della tradizionale Festa del Donatore, istituita nel 1980, che comprendeva una biciclettata a cui partecipava sempre con entusiasmo. Profondamente legato al mondo avisino, ha ricoperto anche ruoli di rilievo nel direttivo provinciale e regionale, contribuendo attivamente alla crescita dell’associazione.

Per il suo impegno, nel 2001 gli fu conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Tuttavia, nonostante i numerosi riconoscimenti, Sergio è sempre rimasto una persona umile e alla mano, con un carattere gioioso e disponibile. Quando parlava dell’Avis, trasparivano da lui fierezza e gratitudine, un atteggiamento che lo ha reso una figura di ispirazione per molti, a partire dalle sue figlie Catia, Lidia e Cinzia.

Il ricordo della comunità

In un momento di grande dolore, il sindaco Angelo Formentini ha espresso il cordoglio di tutta la comunità: “Sergio è stato una persona tenace, generosa e sempre pronta ad aiutare gli altri. Ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro paese. Lo ricordo con affetto, un legame che si è consolidato anche attraverso l’esperienza amministrativa. La sua assenza sarà sentita non solo come padre e amico, ma anche come pilastro del volontariato”.

Il funerale si terrà domani alle 10 presso la chiesa parrocchiale della sua amata Malpaga, dove la comunità potrà riunirsi per dare l’ultimo saluto a un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri.

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