Istituto agrario di Orzivecchi chiuso: studenti in Dad e incertezza sui lavori

Un corto circuito manda fuori uso la scuola. Famiglie e docenti in attesa di interventi urgenti per ripristinare la sicurezza.

L’Istituto Agrario “Giardino” di Orzivecchi resta chiuso a causa di gravi danni all’impianto elettrico e al sistema antincendio, causa da un corto circuito nei giorni scorsi. Sono 140 gli studenti coinvolti, costretti a seguire le lezioni di didattica a distanza (Dad), con le difficoltà che questa modalità comporta, soprattutto per chi deve prepararsi agli esami di maturità o necessita di inclusione scolastica.

La chiusura e problemi di sicurezza

Il presidente Giovanni Montanaro, dopo aver constatato l’inagibilità dell’edificio, ha decretato la chiusura temporanea della scuola. La struttura, oltre alle aule, comprende laboratori, una cucina e un convitto che ospita gli studenti durante la notte. Tuttavia, senza garanzie di sicurezza, mantenerla operativa risulta impossibile.

Nonostante le difficoltà, non ci sono ancora tempi certi per l’avvio dei lavori di riparazione , né è chiaro se l’intervento sarà a carico della Fondazione Istituzioni Agrarie Raggruppate (IAR), proprietaria dell’edificio, o della Provincia, responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria secondo una convenzione trentennale stipulata lo scorso anno.

Un progetto di riqualificazione in attesa

Il presidente delle IAR, Angelo Balsamo, ha sottolineato che esiste un progetto di riqualificazione per l’istituto, del valore di circa 600mila euro , ma i lavori non possono partire senza l’autorizzazione della Sovrintendenza. Nel frattempo, la priorità è ripristinare l’impianto elettrico e il sistema antincendio, intervento indispensabile per riaprire la scuola in sicurezza.

Le difficoltà degli studenti

Il ritorno alla Dad ha riacceso il ricordo della pandemia, con tutti i limiti che la didattica a distanza comporta. Particolarmente colpiti sono gli studenti delle prime classi, ancora in fase di ambientamento, e quelli delle quinte, impegnati nella preparazione degli esami di maturità. La situazione è ancora più critica per gli alunni con disabilità, privati ​​delle dinamiche di integrazione che solo la presenza fisica in aula può garantire.

In attesa di una soluzione

La Fondazione IAR si dice pronta a collaborare con la Provincia e la dirigenza scolastica per trovare una soluzione rapida. Tuttavia, la mancanza di tempi certi per gli interventi rischia di prolungare i disagi per studenti, famiglie e personale scolastico. Un intervento tempestivo è necessario per garantire la continuità educativa e la sicurezza di tutti gli utenti dell’istituto.

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