Operaio muore nel sonno nel cantiere Tav di Lonato

Tragedia nel maxi-cantiere Tav di Lonato: un operaio di 39 anni è stato rinvenuto senza vita nella sua casa mobile. Probabile causa, un infarto

Un dramma ha scosso la comunità del cantiere Tav di Campagna di Lonato, dove un operaio di 39 anni, originario della Calabria, è stato trovato morto nella mattinata di domenica. L’uomo si trovava in trasferta da mesi per lavorare al progetto della nuova ferrovia ad alta velocità. A lanciare l’allarme sono stati i colleghi, preoccupati per la sua assenza, ma al loro arrivo i soccorritori hanno potuto solo constatare il decesso. Poco prima delle 13, la tragica notizia è stata confermata.

Cause naturali dietro il decesso

Le indagini affidate ai carabinieri di Lonato e Desenzano hanno escluso ipotesi di violenza o incidenti sul lavoro. Secondo quanto emerso dai rilievi, l’operaio sarebbe stato colpito da un infarto durante il sonno. La magistratura ha chiuso rapidamente il caso, autorizzando la restituzione della salma ai familiari per la sepoltura.

Sabato sera, l’uomo aveva trascorso il tempo libero in compagnia della fidanzata, venuta appositamente dalla Calabria per il weekend, e di alcuni amici. Dopo aver cenato insieme in un ristorante della zona, erano rientrati nelle loro sistemazioni. Nessun segnale premonitore aveva lasciato presagire la tragedia avvenuta nella notte.

Un precedente analogo

L’incidente riporta alla memoria un episodio simile avvenuto nel luglio 2023, sempre nel cantiere Tav di Lonato. In quell’occasione, un operaio di 65 anni, originario della Campania, era stato trovato morto nella sua casa mobile. Anche in quel caso, le cause del decesso erano state attribuite a un malore improvviso durante il sonno, evidenziando le difficoltà e i rischi connessi alla vita dei lavoratori in trasferta.

Il peso del lavoro in trasferta

La tragica morte del 39enne riaccende i riflettori sulle condizioni di vita e salute degli operai impiegati in grandi cantieri come quello del Tav. Spesso costretti a lunghe trasferte lontano dalle famiglie, questi lavoratori vivono situazioni di stress e fatica che possono incidere sulla loro salute.

Sebbene non vi siano collegamenti diretti tra il lavoro svolto e l’infarto che ha colpito l’operaio, l’episodio sottolinea l’importanza di monitorare e tutelare il benessere fisico e psicologico di chi opera in contesti così impegnativi.

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