Il Brescia e il mondo del calcio piangono la scomparsa dell’ex portiere Giorgio Pellizzaro

Scomparso a 77 anni l'ex estremo difensore di Catanzaro e Brescia, protagonista anche da allenatore

Lutto nel mondo del calcio: si è spento ieri mattina, 9 febbraio , all’età di 77 anni , Giorgio Pellizzaro , ex portiere e apprezzato allenatore dei portieri. Figura storica del Catanzaro , fu uno degli artefici della prima promozione in Serie A del club calabrese nella stagione 1975-76 , a cui ne seguì un’altra nel 1977-78 .

Dopo cinque stagioni in Calabria, con 148 presenze , vestì anche le maglie di Mantova, Sampdoria, Foggia, Forlì e chiuse la carriera al Brescia , dove giocò dal 1980 al 1984 collezionando 49 presenze .

I funerali si terranno martedì alle 10.30 nella parrocchia di Cristo Re a Borgo Trento , mentre la camera ardente è stata allestita presso la Domus Salutis , visitabile dalle 8 alle 18 .

Dalla carriera in porta al ruolo di allenatore

Conclusa l’esperienza da giocatore, Pellizzaro intraprese la carriera di allenatore dei portieri, iniziando nelle giovanili del Brescia . Il suo nome è legato soprattutto alla collaborazione con Claudio Ranieri , che lo vuole nel suo staff tecnico da decenni. Insieme hanno lavorato in Italia (Napoli, Fiorentina, Parma, Juventus, Roma, Inter), in Spagna (Valencia, Atletico Madrid), in Francia (Monaco), in Grecia con la Nazionale e in Inghilterra , dove fu tra i protagonisti dell’epico trionfo del Leicester in Premier League nel 2015-16 .

Un uomo di calcio e di valori

A pochi giorni dalla sfida Brescia-Catanzaro , il 25 gennaio, Pellizzaro aveva rilasciato un’intervista a Bresciaoggi , esprimendo il suo legame con le squadre che più lo hanno segnato: “Tifo per entrambe e per il Mantova, la mia città. Tre posti dove mi sento a casa” .

Oltre alla competenza sportiva, Pellizzaro era apprezzato per la sua umanità e generosità . Ha lavorato con grandi campioni come Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Francesco Toldo, Javier Zanetti e Santiago Cañizares , conquistandone la stima non solo per le sue doti tecniche, ma anche per quelle umane.

La città di Brescia , dove aveva scelto di vivere da 45 anni , lo ricorda con affetto, così come il mondo del calcio, che oggi gli tributa un ultimo saluto .

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