Maxi-frode da 250 milioni: ‘Ndrangheta e imprenditori nel mirino

Maxi-operazione in corso dall'alba tra Italia e Svizzera: sequestri, arresti e indagini su un vasto giro di fatture false nel settore edile

Una vasta operazione contro la ‘Ndrangheta è in corso dall’alba nelle province di Brescia, Milano e Bergamo, con perquisizioni e sequestri anche in Svizzera. L’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari personali nei confronti di soggetti accusati di sequestro di persona ed estorsione, oltre che di un sofisticato sistema di frode fiscale basato su fatture false per un importo complessivo di oltre 250 milioni di euro.

Le indagini, condotte dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) e dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di smascherare un meccanismo fraudolento legato a società del settore edile. Queste imprese, molte delle quali gestite da soggetti vicini alla cosca Piromalli-Molé, erano attive nella somministrazione illecita di manodopera e nella creazione di crediti d’imposta inesistenti, generando un’evasione fiscale su larga scala.

Sequestri per oltre 27 milioni di euro

L’attività investigativa ha portato al sequestro preventivo di oltre 27 milioni di euro, cifra che rappresenta i proventi delle indebite compensazioni fiscali e delle imposte evase dalle società coinvolte. Inoltre, nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2 milioni di euro in contanti.

L’operazione ha richiesto un’imponente mobilitazione di risorse, con il coinvolgimento di più di 200 militari della Guardia di Finanza, unità cinofile specializzate nella ricerca di denaro contante (cash dog) e reparti speciali Atpi (Antiterrorismo e Pronto Impiego).

Perquisizioni e misure interdittive

Oltre agli arresti, sono state emesse 9 misure interdittive nei confronti di 7 imprenditori e 2 professionisti di Brescia, accusati di aver partecipato alla frode fiscale attraverso operazioni di “indebita compensazione di crediti inesistenti”, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Le perquisizioni sono ancora in corso sia in Italia che all’estero, con il supporto di Eurojust e della Polizia Giudiziaria elvetica.

Questa operazione, avviata nel dicembre 2021, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata e conferma la presenza radicata della ‘Ndrangheta nel Nord Italia, con connessioni internazionali e infiltrazioni nei settori economici chiave.

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