Cadavere nel Garda: identificata la donna grazie alle chiavi dell’auto

Il corpo è stato rinvenuto nelle acque di Toscolano Maderno: a condurre all’identità della vittima, le chiavi trovate nel giubbotto

Un drammatico ritrovamento ha scosso la tranquilla cittadina di Toscolano Maderno, sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Il corpo senza vita di una donna è stato scoperto nelle acque del lago, a pochi metri dalla riva, nella mattinata di mercoledì 19 marzo. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti, che camminavano nei pressi della spiaggia degli Ulivi e hanno notato il cadavere galleggiare nell’acqua.

Le operazioni di soccorso sono partite immediatamente, coordinate dalla Guardia Costiera di Salò, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. Una volta recuperato il corpo, è iniziata la procedura per l’identificazione della donna, che non aveva documenti con sé al momento del ritrovamento.

Un elemento decisivo per risalire all’identità è emerso dalle tasche del giubbotto della vittima, dove sono state trovate le chiavi di un’auto. I militari dell’Arma e la polizia locale hanno quindi avviato le verifiche sui veicoli parcheggiati nei dintorni, individuando un’auto in sosta a pochi metri dalla scena, nel piazzale di una pizzeria chiusa. All’interno del veicolo è stata rinvenuta una borsa con i documenti della proprietaria, che hanno permesso di identificare la donna: si tratta di una 76enne residente a Villanuova sul Clisi, piccolo comune in provincia di Brescia.

La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le prime analisi medico-legali non avrebbero evidenziato segni di violenza sul corpo: nessuna ferita, trauma o lesione compatibile con un’aggressione, secondo quanto emerso dagli accertamenti preliminari.

Gli inquirenti al momento non escludono alcuna ipotesi. Due le piste principali al vaglio degli investigatori: la donna potrebbe essere scivolata accidentalmente nelle acque del lago durante una passeggiata, oppure si potrebbe trattare di un gesto volontario. Saranno le ulteriori indagini a fare chiarezza sulle cause della morte e sull’esatta dinamica dei fatti.

Nel frattempo, l’area del ritrovamento è stata messa sotto sequestro per permettere eventuali rilievi supplementari e ricostruzioni ambientali utili all’inchiesta. La comunità locale è rimasta profondamente colpita dall’accaduto, ma resta in attesa di conoscere ulteriori dettagli su quanto successo.

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