Sacerdote bresciano ai domiciliari: gravi accuse di abusi su minori

Don Ciro Panigara, sacerdote bresciano, è attualmente agli arresti domiciliari in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare.

Don Ciro Panigara, sacerdote bresciano, è attualmente agli arresti domiciliari in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare. Le accuse nei suoi confronti sono gravi: si parla di violenza sessuale aggravata, in particolare ai danni di minori affidati a lui nell’ambito di attività parrocchiali. Le indagini della magistratura riguardano non solo un recente episodio avvenuto alla fine del 2023 nella parrocchia di San Paolo, ma anche presunti abusi risalenti al periodo compreso tra il 2011 e il 2013, quando il sacerdote operava come curato nella parrocchia di Adro, in Franciacorta.

Le prime conseguenze concrete per don Panigara erano arrivate all’inizio dell’anno, quando aveva presentato le dimissioni da parroco di San Paolo, su esplicita richiesta della diocesi di Brescia. Il provvedimento era stato annunciato pubblicamente dal vescovo Pierantonio Tremolada, che in una lettera letta ai fedeli durante la messa aveva spiegato la decisione. «Sono emerse situazioni ed elementi di criticità che consigliano di interrompere immediatamente l’esperienza nella comunità parrocchiale», si leggeva nel testo.

Nella stessa comunicazione, il vescovo Tremolada aveva riconosciuto il turbamento generato nella comunità, aggiungendo: «Lo smarrimento che questa decisione provoca in tutti voi fedeli è comprensibile. Il parroco ha rimesso il mandato per poter proseguire con più libertà il suo cammino personale». La diocesi, dal canto suo, ha collaborato fin dall’inizio con le autorità competenti e ha espresso l’intenzione di tutelare le persone coinvolte, in particolare i minori.

Le contestazioni mosse al sacerdote riguardano esclusivamente minori che avrebbero subito attenzioni inappropriate da parte di Panigara. Si tratta di giovani coinvolti in attività parrocchiali, sia a San Paolo che nella comunità di Adro, dove l’uomo aveva prestato servizio oltre dieci anni fa. Il quadro accusatorio si è andato aggravando nel corso delle indagini, in seguito anche alle testimonianze raccolte.

Le indagini sono tuttora in corso e il caso resta sotto stretta osservazione sia da parte delle autorità civili che della Curia bresciana. Sarà compito della giustizia chiarire nel dettaglio i fatti e definire eventuali responsabilità.

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