Abusi su minori, ai domiciliari l’ex parroco di San Paolo: la lettera della diocesi

Il sacerdote è accusato di violenze commesse tra il 2011 e il 2024. La Diocesi: “Vicini alle vittime, piena fiducia nella magistratura”

È finito agli arresti domiciliari don Ciro Panigara, ex parroco della comunità di San Paolo, nella Bassa bresciana, con l’accusa di abusi sessuali su minori che gli sarebbero stati affidati nel contesto parrocchiale tra il 2011 e il 2013 e nuovamente nel 2024. Una vicenda che scuote profondamente la diocesi di Brescia e l’intera comunità locale.

La notizia è stata resa nota nel pomeriggio di ieri attraverso una comunicazione ufficiale della Diocesi, firmata da don Adriano Bianchi, portavoce del vescovo Pierantonio Tremolada. Il documento, reso pubblico dopo l’esecuzione del provvedimento cautelare, conferma che il sacerdote era già stato sospeso dalle sue funzioni il 10 gennaio 2025, in seguito ad alcune segnalazioni verbali ricevute dalla Curia.

Il provvedimento canonico cautelare era stato adottato immediatamente, in attesa delle verifiche da parte dell’autorità giudiziaria. La successiva inchiesta della magistratura civile ha portato all’emissione degli arresti domiciliari, misura adottata per garantire lo svolgimento delle indagini in un contesto protetto, considerata la gravità delle accuse e la delicatezza dei soggetti coinvolti.

Nel comunicato ufficiale, la Diocesi afferma: «Il dramma dei minori vittime di abusi non può essere sottovalutato né eluso, tanto più quando coinvolge sacerdoti. Al tempo stesso, la situazione dell’accusato impone cautela e rispetto. Confidiamo che si giunga quanto prima a fare piena luce su fatti e responsabilità».

La nota esprime inoltre vicinanza a tutte le persone coinvolte, in particolare alle presunte vittime e alle loro famiglie, assicurando massima collaborazione con la magistratura per contribuire all’accertamento della verità.

Don Ciro Panigara, da tempo figura nota nel territorio della Bassa bresciana, non esercita più il ministero da oltre tre mesi. Il suo allontanamento è avvenuto in via precauzionale non appena emerse il sospetto di condotte incompatibili con il ruolo sacerdotale.

Il caso, ora al vaglio della magistratura, apre l’ennesimo fronte giudiziario in ambito ecclesiastico e richiama l’attenzione sulle misure di prevenzione e vigilanza all’interno delle istituzioni religiose, soprattutto nei contesti a stretto contatto con minori.

Le indagini proseguono nel massimo riserbo, e nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori dettagli sull’estensione temporale e sulle circostanze degli episodi contestati. Intanto, la comunità di San Paolo resta scossa e in attesa di chiarimenti.

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