Un’esplosione improvvisa nel cuore della notte ha squarciato il silenzio di Sarnico, sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo. Intorno alle 4.30 tra sabato e domenica, un gruppo di malviventi ha fatto saltare in aria lo sportello bancomat della Banca popolare di Sondrio, portando via un bottino stimato in decine di migliaia di euro.
L’assalto è avvenuto con una tecnica diversa da quella già utilizzata pochi giorni prima a Prevalle, dove era stata impiegata la cosiddetta “marmotta”. In questo caso, i ladri avrebbero utilizzato dell’esplosivo solido applicato direttamente sulla bocchetta dell’atm, causando una deflagrazione devastante che ha completamente distrutto il dispositivo e provocato gravi danni alla filiale.
L’esplosione ha svegliato numerosi residenti, alcuni dei quali hanno riferito di aver visto un’auto allontanarsi a tutta velocità subito dopo il boato. Le forze dell’ordine stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per identificare i responsabili e ricostruire la dinamica del colpo.
Il furto si inserisce in una serie di colpi messi a segno negli ultimi mesi, tra Bresciano e Bergamasco. Gli inquirenti ipotizzano che dietro possa esserci un’unica banda organizzata, responsabile di altri assalti simili avvenuti nei comuni di Adro, Capriolo, Coccaglio, Palazzolo sull’Oglio, oltre che a Seriate, Trescore Balneario, Martinengo e Pedrengo. La lista comprende anche Bagnatica, Madone, Torre Boldone, Suisio e Urgnano.
I danni causati dall’attacco non si limitano al solo sportello automatico: anche la struttura della banca è stata compromessa, con vetrate infrante e interni devastati dalla pressione dell’esplosione.
Le indagini sono in corso, ma i malviventi al momento risultano irreperibili. La violenza e la frequenza di questi assalti sollevano preoccupazioni crescenti per la sicurezza pubblica nelle aree coinvolte.