Un turista tedesco di circa 40 anni è scomparso mercoledì pomeriggio nei boschi attorno alla Rocca d’Anfo, sul lago d’Idro, dopo aver inviato una foto alla famiglia. Da quel momento, nessuna risposta alle telefonate e ai messaggi. A dare l’allarme è stato un amico, insospettito dal silenzio improvviso e prolungato.
Le ricerche sono iniziate subito e coinvolgono un’ampia macchina operativa che ha mobilitato Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e Cnsas, con il supporto di un elicottero. Le operazioni sono partite mercoledì sera e sono proseguite all’alba di giovedì, con particolare attenzione all’area impervia e densamente boscosa che circonda la Rocca d’Anfo, un territorio di difficile accesso sia a piedi che dall’alto.
Il campo base è stato allestito presso il centro sportivo di Anfo, punto strategico per il coordinamento delle operazioni. Le squadre di terra perlustrano sentieri, radure e zone rocciose, mentre dall’alto l’elicottero sorvola il versante montuoso cercando tracce del disperso.
Il turista aveva inviato l’ultima comunicazione intorno alle 16 di mercoledì, una foto tramite cellulare. Dopo quel messaggio, più nulla. Il telefono risulta spento o irraggiungibile, alimentando i timori dei soccorritori e dei parenti, che seguono da vicino l’evoluzione delle ricerche.
Nonostante le difficoltà del terreno e l’incertezza sulle condizioni dell’uomo, le speranze di trovarlo in vita rimangono alte. Le autorità non escludono nessuna ipotesi: un malore, una caduta o semplicemente lo smarrimento in un’area difficile da orientare.
Le prossime ore saranno decisive. I soccorritori stanno intensificando il perimetro delle ricerche, confidando in un segnale, una traccia o un indizio che possa ricondurre al turista tedesco. La collaborazione tra le squadre di soccorso italiane e la famiglia dell’uomo, in contatto costante con il centro operativo, continua senza sosta.