Un’aggressione avvenuta lo scorso 15 maggio nei pressi della stazione ferroviaria di Desenzano si è trasformata in un’accusa formale di omicidio.
La vittima è Hackim Fawzi, 46 anni, anch’egli senza fissa dimora e di origini marocchine. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due uomini avrebbero avuto un alterco sfociato in violenza. Velcu avrebbe colpito l’amico con dei pugni, facendolo cadere violentemente a terra. L’impatto, avvenuto presumibilmente con la testa, ha causato ferite gravi: la vittima fu soccorsa in condizioni disperate e trasportata d’urgenza in ospedale, dove però è deceduta dopo alcuni giorni.
Determinanti per la nuova misura cautelare sono stati i risultati dell’autopsia, che hanno evidenziato lesioni compatibili con un’aggressione fisica, localizzate su capo e collo, e ritenute sufficienti a causare il decesso. Gli elementi raccolti hanno spinto il Gip di Brescia a firmare l’ordinanza di arresto.
Dopo alcuni appostamenti nella zona della stazione e in diversi locali frequentati dai senzatetto, i carabinieri hanno rintracciato e fermato Velcu, trasferendolo infine al carcere di Canton Mombello. Nelle prossime ore è previsto l’interrogatorio di garanzia, durante il quale il 28enne potrà fornire la propria versione dei fatti.
L’intero episodio è al vaglio della Procura di Brescia, che coordina le indagini condotte dalla Compagnia di Desenzano. Al momento, le accuse a carico dell’indagato sono pesantissime e si basano su nuovi riscontri medico-legali, che avrebbero ribaltato l’iniziale assenza di prove sufficienti.