Domenica 15 giugno saranno 11 le città italiane colpite dall’allerta caldo di livello massimo, con il bollino rosso emesso dal Ministero della Salute. Il bollettino monitora giornalmente le condizioni climatiche in 27 centri urbani italiani, indicando quando le temperature possono rappresentare un pericolo concreto per la salute della popolazione, soprattutto per le fasce più vulnerabili.
Le città segnalate con il massimo livello di allerta sono: Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Torino. A Brescia, la temperatura percepita raggiungerà i 35 gradi. La situazione è resa più critica dall’elevata umidità, dall’assenza di ventilazione e dal forte irraggiamento solare. Queste condizioni creano ondate di calore prolungate, che possono causare gravi problemi respiratori e cardiovascolari.
Nonostante l’ondata di afa, il peggioramento meteo è imminente. Secondo il meteorologo Federico Brescia del sito iLMeteo.it, da domenica pomeriggio sono attese correnti fresche in quota che favoriranno la formazione di temporali, in particolare sull’arco alpino, le Prealpi e le alte pianure. Il peggioramento sarà accompagnato da fenomeni violenti come grandinate e nubifragi localizzati.
Tra domenica sera e lunedì potrebbe formarsi la cosiddetta ‘goccia fredda’, un vortice di bassa pressione che, interagendo con le masse d’aria calda, può generare precipitazioni intense da Nord a Sud. Il cambiamento sarà accompagnato da un calo significativo delle temperature, che dovrebbe attenuare almeno temporaneamente la morsa del caldo.
A preoccupare, nel frattempo, sono anche i livelli di ozono nell’aria. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Lombardia) ha rilevato sforamenti delle soglie di sicurezza nelle centraline della provincia di Brescia, in particolare a Gambara (219 µg/m³), Sarezzo (215), Odolo (205) e Lonato (199). In alcune aree, la concentrazione ha superato anche la soglia di allarme (240 µg/m³), un livello potenzialmente pericoloso per la salute pubblica.