E’ ricoverato in gravissime condizioni il bambino di quattro anni caduto in una piscina del parco acquatico di Castrezzato, in provincia di Brescia. Sta lottando per vivere all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo sarebbe sfuggito al controllo dei genitori, cadendo in acqua senza saper nuotare.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri e ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi, che hanno raggiunto il parco acquatico in pochi minuti. I sanitari sono riusciti a stabilizzare le condizioni del bambino sul posto, prima di trasferirlo in elicottero all’ospedale di Bergamo, dove è in prognosi riservata.
Il dramma degli annegamenti infantili
L’episodio riaccende i riflettori su un problema spesso sottovalutato: la sicurezza dei bambini nelle piscine e nei luoghi di balneazione. Secondo il secondo rapporto dell’Osservatorio per lo sviluppo di una strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti, più della metà degli incidenti in piscina coinvolge minori fino ai 12 anni, e il 12% delle circa 330 morti annuali per annegamento riguarda ragazzi sotto i 18 anni.
Numeri che mettono in evidenza l’urgenza di misure preventive, come la sorveglianza costante da parte degli adulti, l’obbligo di presidi di sicurezza nei parchi acquatici e programmi educativi sul nuoto e la sicurezza in acqua rivolti anche ai più piccoli.
Le prossime ore decisive
Le condizioni del piccolo rimangono critiche, e i medici dell’ospedale bergamasco non si sbilanciano sulla prognosi, che resta riservata. Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti per ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente e verificare l’efficacia delle misure di sicurezza presenti all’interno della struttura. La speranza intanto è che il piccolo riesca a superare la fase più critica. Per polemiche e soluzioni ci sarà tempo.