Rovato dà l’addio al piccolo Michael, vittima dell’incidente in piscina

Oggi l’ultimo saluto al bimbo di 4 anni morto dopo un tragico annegamento a Castrezzato. La cerimonia civile nella casa funeraria Remondina

Oggi, 27 giugno, la comunità di Rovato si raccoglie per l’ultimo saluto a Michael, il bambino di soli 4 anni deceduto domenica 22 giugno all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Una tragedia che ha scosso l’intera provincia di Brescia e lasciato un vuoto profondo nella famiglia e nella cittadinanza.

Il piccolo era stato ricoverato in condizioni disperate dopo essere rimasto sott’acqua per diversi minuti nella piscina Tintarella di Luna di Castrezzato, un impianto comunale gestito dalla società Progetto Oasi Srl. L’incidente era avvenuto nella mattina di venerdì 20 giugno, durante una giornata di svago con il padre. Secondo le prime ricostruzioni, Michael si sarebbe allontanato senza essere notato e si sarebbe tuffato in vasca, dove è stato recuperato troppo tardi.

Le indagini si concentrano ora sulle responsabilità nella sorveglianza dell’area, con l’analisi dei filmati e degli smartphone in uso ai bagnini presenti quel giorno. L’attenzione degli inquirenti è alta per chiarire i tempi dell’intervento e verificare l’effettivo livello di vigilanza garantito nella struttura.

Il dramma ha avuto un tragico epilogo anche per uno dei bagnini in servizio, Matteo Formenti, 37 anni, residente a Chiari. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita nelle campagne di Cologne, dopo che si era allontanato nei giorni successivi all’incidente. L’ipotesi prevalente è quella del suicidio, un gesto estremo che ha aggiunto ulteriore dolore a una vicenda già profondamente segnata dalla sofferenza.

La cerimonia di commiato per il piccolo Michael si terrà questa mattina alle ore 10 in forma civile, presso la Casa funeraria Remondina di Rovato, in via XXV Aprile. Un momento intimo, di raccoglimento e solidarietà, a cui parteciperanno familiari, amici e concittadini, uniti nel dolore per una perdita tanto prematura quanto incomprensibile.

Il caso ha suscitato un’ondata di commozione anche a livello nazionale, riportando al centro dell’attenzione la questione della sicurezza negli impianti natatori e la necessità di prevenzione nei confronti dei più piccoli. Le autorità locali, intanto, attendono l’esito delle indagini per comprendere se vi siano state omissioni o negligenze nella gestione della struttura.

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