Brescia nella morsa dell’afa: caldo record e ozono alle stelle, allerta anche a luglio

Temperature fino a 40 gradi, umidità tropicale e inquinanti in aumento: situazione critica in città e in pianura

BRESCIA – L’estate 2025 entra nel vivo con un’ondata di calore che sta mettendo in ginocchio Brescia e la pianura padana. Secondo le ultime previsioni meteorologiche, la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni, con temperature prossime ai record assoluti e tassi di umidità da foresta tropicale. Una combinazione esplosiva che ha già fatto scattare nuovi bollini rossi per allerta caldo e che non accennerà a diminuire nemmeno a luglio.

Mercoledì è stato un esempio lampante: nonostante le massime non abbiano superato i 35 gradi, il tasso di umidità – compreso tra il 45% e il 55% – ha reso il clima particolarmente opprimente. Una condizione che moltiplica il rischio di colpi di calore, soprattutto per anziani, bambini e soggetti fragili.

In serata sono attesi temporali di calore, fenomeni isolati e di breve durata, con rischio di grandine tra le 18 e le 20 nelle aree collinari. Tuttavia, come precisano gli esperti, si tratterà di precipitazioni incapaci di modificare l’impostazione termica generale, in quanto non legate a fronti organizzati.

Le proiezioni dei principali centri di calcolo meteorologico confermano un’estensione dell’ondata di caldo africano almeno fino a metà della prossima settimana. La bolla d’aria sahariana, che domina il bacino centrale del Mediterraneo, spingerà le temperature fino a 38-40 gradi, con il picco atteso tra domenica e lunedì. In particolare, la Valpadana orientale e le province di Rovigo, Ferrara e Ravenna saranno tra le più colpite, ma anche Brescia e il suo hinterland vivranno giornate eccezionalmente calde, con punte di 37 gradi in pianura e 30 gradi a mille metri di quota.

L’ozono raggiunge livelli di guardia
A peggiorare il quadro, l’aumento dell’ozono troposferico, un inquinante invisibile ma altamente irritante per le vie respiratorie. Le centraline Arpa segnalano concentrazioni vicine ai 180 µg/m³, soglia critica oltre la quale si manifestano sintomi come tosse, affanno e irritazioni oculari, soprattutto negli anziani e nei soggetti con patologie respiratorie pregresse. Il fenomeno è favorito dall’interazione tra il biossido d’azoto del traffico urbano, le alte temperature e l’intensa radiazione solare.

Nessuna tregua in vista per la prima decade di luglio. Le attuali proiezioni indicano un proseguimento dell’alta pressione subtropicale, con assenza di piogge strutturate e temperature sempre sopra la media stagionale. In altre parole, l’estate 2025 rischia di ricalcare, se non superare, la micidiale ondata di calore del giugno 2019, quando a Brescia si registrarono temperature fino a 40 gradi.

Le autorità sanitarie raccomandano prudenza: evitare attività fisica nelle ore centrali, idratarsi costantemente, proteggersi con abiti leggeri e cercare ambienti freschi, soprattutto per anziani e persone fragili. In attesa di un eventuale cambio di scenario, la parola d’ordine è resistere, perché il caldo, per ora, non ha intenzione di allentare la presa.

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