“Con profonda tristezza e immenso dispiacere, comunico che questa notte, in Kenya, è mancato Costantino Franchi, l’uomo che ha fatto rinascere la Mille Miglia”. Con queste parole, pubblicate in un post su Facebook, Paolo Mazzetti ha annunciato la morte di Costantino Franchi, figura storica e determinante nella riorganizzazione della 1000 Miglia, scomparso all’età di 77 anni.
Nato a Brescia e laureato in giurisprudenza, Franchi è stato il cuore pulsante della rinascita della celebre corsa, insieme a un gruppo di amici – Beppe Lucchini, Gino Danieli, Vincenzo Ziletti e Vittorio Palazzani – che riportò in vita un simbolo dell’automobilismo mondiale. Con la fondazione della Marva, società con sede in via Eritrea, diede avvio a un progetto che trasformò la 1000 Miglia in un evento riconosciuto a livello internazionale, tanto da essere definito da molti come il “principe indiscusso” della Mille Miglia risorta.
Dalla passione per i motori all’impegno sociale
Non solo 1000 Miglia. Franchi fu anche l’ideatore della Winter Marathon di Campiglio, nonché uno degli organizzatori di raduni Bugatti in tutto il mondo. Uomo riservato, ma visionario e determinato, era anche un appassionato di antiquariato, e non solo in ambito motoristico.
Negli ultimi anni viveva per lunghi periodi in Kenya insieme alla moglie, dove si occupava di un orfanotrofio e collaborava con l’associazione “Essere Bambino”. Un volontariato silenzioso ma concreto, che affiancava alla passione per i motori una forte attenzione al sociale e alle fragilità.
Il cordoglio della città di Brescia
Alla notizia della sua scomparsa, il Comune di Brescia ha espresso profondo cordoglio. “Con lui se ne va una figura di riferimento, che ha saputo coniugare passione, visione e capacità organizzativa”, ha dichiarato la sindaca Laura Castelletti, ricordando come Franchi abbia trasformato la Mille Miglia in uno strumento di promozione del made in Italy e di valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
“La sua scomparsa rappresenta una perdita importante per tutta la comunità”, ha aggiunto il Comune, riconoscendo anche il valore umano e civico di un uomo che ha lasciato un’impronta profonda, dentro e fuori dal mondo dei motori.
Il ricordo della politica e degli amici
“Ci mancherà la sua schiettezza, la sua disponibilità ad aiutare, la sua gentilezza”, ha scritto Flavio Bonardi, segretario cittadino di Forza Italia, sottolineando come la sua caparbietà abbia reso Brescia una capitale mondiale dei motori. Anche il parlamentare di Azione, Fabrizio Benzoni, lo ha voluto ricordare come “volontario instancabile”, capace di “accendere l’attenzione su questioni trascurate con uno stile silenzioso ma efficace”.
Franchi si è spento nel suo amato Kenya, dove negli ultimi anni aveva trovato una seconda casa e dove aveva scelto di continuare a fare del bene, lontano dai riflettori ma vicino alle persone.
Un’eredità che va oltre le corse
Costantino Franchi lascia un vuoto profondo nella comunità bresciana, nel mondo del motorismo storico e tra tutti coloro che ne hanno conosciuto la passione autentica, l’impegno civile e la capacità di visione. La Mille Miglia, oggi ammirata a livello globale, porta ancora il suo segno: quello di chi ha creduto in un sogno e lo ha reso realtà.