È stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale un cittadino romeno di 28 anni, ritenuto il presunto responsabile della morte di un uomo di 46 anni, originario del Marocco, colpito giovedì sera durante una lite avvenuta alla stazione ferroviaria di Desenzano del Garda. Il decesso della vittima, sopraggiunto nella mattinata di sabato 17 maggio presso gli Spedali Civili di Brescia, è stato causato da una grave emorragia cerebrale.
Il provvedimento di fermo d’indiziato di delitto è stato eseguito nel corso della notte tra sabato e domenica dai militari del Nucleo Investigativo di Brescia e del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Desenzano, su disposizione della Procura.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la lite sarebbe scoppiata per motivi futili, degenerando rapidamente. Il 28enne avrebbe colpito la vittima, provocandone la caduta. L’impatto al suolo è risultato fatale: l’uomo, soccorso dai sanitari, è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato ricoverato in gravi condizioni fino al decesso avvenuto due giorni dopo.
L’ipotesi investigativa al momento è quella di un omicidio preterintenzionale, ovvero un’aggressione non mirata a uccidere ma che ha provocato conseguenze mortali. Gli inquirenti stanno ora approfondendo le circostanze dell’accaduto, anche attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nell’area della stazione e la raccolta delle testimonianze.
La notizia del fermo è stata riportata dall’edizione di domenica 18 maggio del quotidiano Bresciaoggi, che ha rilanciato gli aggiornamenti forniti dalle forze dell’ordine. Il 28enne si trova ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa della convalida del fermo.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, ancora sotto shock per quanto accaduto in un luogo frequentato quotidianamente da residenti, pendolari e turisti. L’episodio riaccende inoltre l’attenzione sui temi della sicurezza e del controllo nelle aree sensibili del territorio urbano.