Durante le perquisizioni effettuate nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio arsenale del crimine. In un box a Costa di Mezzate, nella provincia di Bergamo, è stata rinvenuta una Volkswagen Golf GTI con targa falsa, al cui interno si trovavano la carcassa di un bancomat distrutto, cinque ordigni artigianali (di cui tre pronti all’uso) e circa 600 grammi di esplosivo. Il materiale è stato successivamente messo in sicurezza e disinnescato dagli artificieri del Nucleo Carabinieri di Milano in una cava vicino a Zandobbio.
Le operazioni di perquisizione non si sono limitate alla sola Lombardia. I controlli sono stati estesi anche a diverse province venete, tra cui Treviso, Padova e Vicenza, oltre che a Savona e Alessandria. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai campi nomadi, in particolare a quello di Cazzago San Martino, dove i Carabinieri, con il supporto della Compagnia di Gardone Valtrompia, hanno rinvenuto oggetti sospetti: 16.000 euro in contanti, gioielli, motociclette, attrezzi da scasso, targhe clonate, passamontagna e apparecchi ricetrasmittenti.
L’operazione ha preso il via a seguito di un assalto compiuto all’alba del 25 maggio contro una filiale bancaria di Sarnico, in provincia di Bergamo. L’attacco, eseguito con l’uso di esplosivi, ha innescato l’intervento coordinato dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, in collaborazione con la Procura. L’azione investigativa si è sviluppata rapidamente, portando a quattro fermi per indiziati di delitto, tutti già noti alle forze dell’ordine e con un passato segnato da reati gravi.
Uno degli arresti più rilevanti è avvenuto a Desenzano del Garda, dove un soggetto con precedenti per rapina e concorso in omicidio è stato bloccato mentre tentava di salire su un’Audi S6 parcheggiata. Tutti gli arrestati appartengono alla comunità dei nomadi sinti e risultano “residenti” in diversi campi tra Lombardia e Veneto. Le autorità stanno ora approfondendo il loro eventuale coinvolgimento in altri episodi criminosi simili, inclusi furti in abitazione e ulteriori attacchi esplosivi a sportelli bancomat nella zona del bresciano.
L’intervento ha visto il dispiegamento di oltre 80 militari dell’Arma, supportati da unità speciali e un elicottero. L’ampiezza dell’azione e la quantità di materiale sequestrato confermano la pericolosità del gruppo e la complessità delle attività criminali messe in atto. Le indagini, ancora in corso, mirano a ricostruire nel dettaglio l’intera rete di contatti e operazioni illecite riconducibili alla banda.