Una drammatica operazione di soccorso si è svolta nel pomeriggio di domenica 8 giugno a Villachiara, nel Bresciano, sul fiume Oglio, al confine con la sponda cremonese. Una famiglia composta da padre, madre, due figli e un’amica dei ragazzi è rimasta bloccata su un isolotto circondato dalla corrente crescente, in quello che avrebbe dovuto essere un tranquillo pomeriggio all’aria aperta.
Il ricordo è andato subito alla tragedia del Natisone, avvenuta poco più di un anno fa, dove tre giovani persero la vita travolti dalla piena. Stavolta, per fortuna, l’epilogo è stato diverso, anche se l’intervento di soccorso è stato complesso e tempestivo, con una mobilitazione di uomini e mezzi che ha evitato una nuova tragedia.
L’allarme è scattato intorno alle 15, quando alcuni presenti sulla riva, notando che il gruppo non riusciva più a rientrare, hanno contattato i soccorsi. I ragazzi, stando a quanto emerso, si erano lasciati trasportare più volte dalla corrente per brevi tratti, riuscendo sempre a riguadagnare la riva. Ma a un certo punto il ritorno è risultato impossibile, e la corrente ha reso pericoloso ogni tentativo.
Un uomo, nel tentativo di intervenire, è stato a sua volta trascinato dalla corrente e finito sulla sponda cremonese, ma è stato recuperato rapidamente con l’aiuto di un gommone dei vigili del fuoco. Più complicato, invece, il recupero dei cinque rimasti sull’isolotto, per il quale è stato necessario l’utilizzo di elicotteri e l’intervento di sommozzatori.
L’operazione, durata circa un’ora, è stata gestita con il coordinamento della sala operativa dei Vigili del fuoco di Brescia, in costante contatto con la Prefettura, il Centro operativo nazionale e la Direzione regionale dei Vigili del fuoco. Sono intervenuti i volontari di Palazzolo e Orzinuovi, la prima partenza da Brescia con il soccorso fluviale acquatico, l’elicottero del 118 da Bergamo, l’elicottero dei Vigili del fuoco con due sommozzatori e rinforzi da Milano.
Grazie alla perfetta sinergia tra le squadre coinvolte, tutti e cinque i membri della famiglia sono stati tratti in salvo senza conseguenze fisiche. La scena è stata seguita da numerosi presenti sulla riva, che hanno assistito con ansia e poi con sollievo alla riuscita dell’intervento.
L’episodio evidenzia ancora una volta i pericoli insiti nelle acque dei fiumi, anche in apparenza tranquilli, soprattutto in presenza di correnti improvvise o ostacoli naturali. La raccomandazione, da parte delle autorità, è di evitare comportamenti rischiosi nei corsi d’acqua e di monitorare sempre le condizioni meteorologiche e idriche prima di accedervi, anche per semplici attività ricreative.