Nel cuore della Franciacorta si torna a parlare del problema dei voli a bassa quota diretti all’aeroporto di Orio al Serio. A Coccaglio, infatti, si sta organizzando una nuova assemblea pubblica, prevista per la seconda metà di giugno. L’incontro, che dovrebbe tenersi presso l’auditorium del paese, sarà aperto a cittadini, associazioni ambientali e rappresentanti degli enti locali. Si tratterà di un’occasione per rilanciare le richieste di modifica alle rotte aeree, già avanzate in precedenti incontri, come quello del febbraio 2023.
Il rumore degli aerei in fase di discesa continua a rappresentare un problema significativo per numerose località del Bresciano occidentale. I centri più colpiti sono Coccaglio, Cologne, Adro, Erbusco e Capriolo, dove i residenti denunciano “boati forti, vetri che tremano e difficoltà a tenere le finestre aperte”. Con l’arrivo dell’estate, il fenomeno diventa ancora più fastidioso, alimentando il malcontento diffuso tra la popolazione.
Un gruppo di cittadini, definitosi “esasperato”, ha recentemente pubblicato una lettera sul Giornale di Brescia, lanciando un appello accorato alle istituzioni. «Non siamo contrari al progresso – si legge nel testo – ma crediamo che non si possa sacrificare salute e benessere di intere comunità». Un messaggio chiaro, indirizzato a enti locali e autorità del settore aeronautico, affinché si apra un confronto concreto e sostenibile.
Il problema non è nuovo: le prime proteste risalgono al 2017. All’epoca, il Comune di Rovato, insieme a quello di Erbusco, aveva inviato una lettera all’Enac per segnalare i disagi. In seguito a queste sollecitazioni, la traiettoria di discesa degli aerei era stata leggermente modificata, spostando però l’impatto acustico più a ovest, colpendo maggiormente Coccaglio e Cologne. Una soluzione temporanea, che non ha risolto il problema ma lo ha semplicemente spostato.
I sindaci del territorio non intendono restare a guardare. Tiziano Belotti, primo cittadino di Rovato, ricorda le iniziative intraprese in passato, mentre Fabrizio Scuri, sindaco di Cazzago San Martino e presidente della rete Terra della Franciacorta, sottolinea l’importanza di un’azione condivisa. «Il tema è reale e sentito – afferma – e nei prossimi consigli di amministrazione valuteremo possibili soluzioni, coinvolgendo anche gli enti competenti. Non sarà facile, ma come amministratori faremo la nostra parte».
Silvio Parzanini, presidente del circolo Legambiente Franciacorta, conferma il rinnovato interesse sul tema: «Abbiamo riattivato i contatti con persone e gruppi che da anni si battono contro il traffico aereo sul Monte Orfano. C’è una certa disponibilità a rilanciare una battaglia complicata, che tocca competenze locali e nazionali». L’obiettivo è chiaro: trovare una soluzione che concili le esigenze di mobilità con la qualità della vita di chi vive nei territori sorvolati. E il dialogo, ancora una volta, sarà il punto di partenza.