Tragedia in cava a Botticino: giovedì i funerali di Adriano Mazzelli

L’operaio 53enne travolto da un blocco di marmo: la cava resta sotto sequestro, indagini in corso

Botticino (Brescia) – Si terranno giovedì 27 giugno alle ore 17.30, presso la parrocchia San Michele di Prevalle, i funerali di Adriano Mazzelli, l’operaio 53enne morto lunedì mattina in un tragico infortunio sul lavoro nella cava di marmo dell’azienda Martinelli, dove era impiegato dal 2018. La salma arriverà nel pomeriggio di oggi alle onoranze funebri Giacomini di Prevalle.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10 del mattino, all’interno di una cava di Botticino, in una giornata segnata dal caldo torrido. Secondo una prima ricostruzione, un blocco di marmo già lavorato si sarebbe staccato improvvisamente, travolgendo l’uomo che in quel momento si trovava nelle vicinanze. A nulla sono valsi i soccorsi immediati: estratto con difficoltà dai vigili del fuoco, è stato trasportato in condizioni critiche con l’eliambulanza all’Ospedale Civile di Brescia, dove però è deceduto poco dopo il ricovero.

Non ci sarebbero dubbi sulle cause della morte, ma la procura ha già aperto un’indagine, con il supporto dell’Ats e della polizia mineraria, per verificare eventuali responsabilità e ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. La cava è stata posta sotto sequestro, come da prassi nei casi di infortuni mortali, e gli atti sono già stati trasmessi agli inquirenti.

Adriano Mazzelli, originario di Gardone Valtrompia e residente a Prevalle, lascia la moglie e due figli. Molto conosciuto anche nell’ambiente sportivo locale, era un lavoratore esperto con oltre 18 anni di attività nel settore, di cui gli ultimi alla Martinelli. Insieme a lui, in cava erano presenti altri tre colleghi, profondamente scossi per quanto accaduto.

Il blocco di marmo che lo ha schiacciato aveva un peso tale da rendere le conseguenze irreversibili, come già successo in altri incidenti simili avvenuti nel settore lapideo. La dinamica, purtroppo, rispecchia quelle morti sul lavoro che non lasciano scampo, in cui la fatalità si intreccia con un contesto che richiede standard di sicurezza elevatissimi, difficili da garantire in ogni istante.

L’inchiesta cercherà di determinare le cause del distacco del blocco, per comprendere se si sia trattato di un evento imprevedibile o se vi siano profili di negligenza. L’obiettivo, oltre all’accertamento delle eventuali responsabilità, è anche quello di evitare che simili tragedie possano ripetersi, in un comparto industriale dove i margini d’errore, spesso, sono minimi.

Il dramma ha scosso profondamente la comunità di Prevalle, dove Adriano Mazzelli era considerato una presenza costante e benvoluta. Il suo nome si aggiunge, purtroppo, alla lista delle vittime di un lavoro che, pur nella sua durezza e centralità produttiva, continua a essere segnato da gravi rischi per la vita dei lavoratori.

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