Grest inclusivi a Brescia, modello virtuoso per l’estate 2025

Oltre 70 ragazzi con disabilità accolti in 28 oratori grazie a una rete tra pubblico e privato che punta sull’inclusione

Grest 2025 Brescia

Un’estate all’insegna dell’inclusione per oltre 70 ragazzi con disabilità, inseriti nei grest di 28 oratori bresciani grazie a un patto tra Comune, parrocchie e realtà del territorio. Un esempio concreto di comunità che si fa carico dei bisogni educativi e relazionali di tutti i bambini, rendendo accessibili le attività estive anche a chi richiede un supporto specifico.

Il progetto, sostenuto da un investimento complessivo di oltre 80mila euro, garantisce la presenza di una sessantina di accompagnatori ad personam, figure fondamentali per il coinvolgimento attivo dei minori con disabilità. Una collaborazione strutturata che unisce parrocchie, l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Brescia, la Congrega della carità apostolica, Fobap, Centrale del Latte e la cooperativa La Mongolfiera, specializzata nei servizi per la disabilità.

Una sinergia che fa scuola

Il progetto è stato celebrato con una mattinata all’insegna dell’inclusione presso il grest dell’oratorio Sant’Angela Merici a San Polo, uno dei punti di riferimento della rete. “Non è facile trovare risorse e persone qualificate, ma questa sinergia ci permette di rispondere in modo concreto alle esigenze delle famiglie”, ha affermato don Giovanni Milesi, direttore dell’Ufficio oratori della Diocesi.

Il modello Brescia funziona perché riesce a mettere in rete attori diversi attorno a un obiettivo comune, come ha sottolineato padre Domenico Fidanza, responsabile del Servizio diocesano per le persone con disabilità. Un’esperienza che, secondo i promotori, potrebbe ispirare altre realtà della Diocesi.

Inclusione come valore condiviso

Secondo Anna Frattini, assessora alle Politiche giovanili del Comune, “la differenza la fanno le persone che lavorano con obiettivi chiari e condivisi”. Un concetto rafforzato anche da Giorgio Grazioli, segretario generale della Congrega della carità apostolica, che ha definito l’iniziativa una “risposta di comunità”: “Se anche altre realtà produttive del territorio decidessero di partecipare a questo progetto di sistema, potremmo offrire una risposta stabile a moltissime famiglie”.

Il progetto, infatti, si inserisce in un contesto ampio: nell’estate 2025 sono 180 gli oratori della Diocesi che organizzano grest, con oltre 32mila bambini e ragazzi coinvolti.

Quando l’inclusione diventa quotidianità

All’oratorio di Sant’Angela Merici, che accoglie 180 partecipanti tra bambini, animatori e accompagnatori, i risultati sono tangibili. Cinque ragazzi con disabilità partecipano regolarmente, ogni anno, seguiti da educatori dedicati. “Questo vuol dire che qui si sentono accolti e valorizzati”, ha spiegato il parroco don Filippo Zacchi, sottolineando come la loro presenza rappresenti un arricchimento anche per gli altri bambini.

L’inclusione non è solo una parola chiave ma un valore quotidiano che si traduce in relazioni, esperienze e crescita per tutti. E il “modello Brescia” mostra come, con il sostegno giusto, sia possibile costruire una rete che funziona, risponde e ispira.

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