Piancogno, cede la strada nella notte: chiusa in tempo, sfiorata la tragedia

Una frana ha distrutto la carreggiata tra via Vigne e via San Marco: residenti isolati, lavori in corso per il ripristino

Una voragine ha spezzato la strada tra le abitazioni. A Piancogno, in Valle Camonica, un cedimento strutturale ha causato una frana imponente che ha compromesso la viabilità lungo la strada agro-silvo-pastorale (Vasp) che collega via Vigne a via San Marco, direzione Annunciata. L’evento si è verificato nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio, poche ore dopo che il Comune aveva deciso la chiusura preventiva della carreggiata, a seguito del rilevamento di movimenti anomali nella muratura oggetto di consolidamento. Una decisione tempestiva che ha evitato conseguenze ben più gravi.

Il nubifragio di lunedì ha probabilmente aggravato la situazione, già fragile a causa della conformazione del terreno e della cronica vulnerabilità della zona ai dissesti idrogeologici. Le immagini mostrano il crollo di decine di metri cubi di terreno, con una frana che ha letteralmente tagliato in due la via, ora completamente inagibile.

Viabilità compromessa e disagi per i residenti
La frana si è verificata in località Quattro Venti, rendendo inaccessibile il tratto di strada per chi abita a monte del cedimento. I residenti sono stati costretti a utilizzare la via alternativa di Ossimo per raggiungere la valle. L’amministrazione comunale ha subito attivato le operazioni di messa in sicurezza, con l’intervento di tecnici, operai e Vigili del Fuoco.

Un elicottero è stato impiegato per il trasporto di materiali, mentre le squadre al lavoro stanno cercando di ripristinare quanto prima un collegamento funzionale e sicuro. Tuttavia, la strada rimarrà chiusa fino a nuovo ordine, e il Comune invita la popolazione a rispettare rigorosamente i divieti di transito, per tutelare l’incolumità di tutti.

Una zona ad alta fragilità idrogeologica
L’area interessata dal dissesto è storicamente soggetta a fenomeni franosi, che si ripresentano con frequenza in concomitanza con eventi meteorologici intensi. Il terreno instabile e le forti piogge hanno contribuito all’aggravarsi della situazione, nonostante fossero già in corso opere di consolidamento strutturale, finalizzate proprio a ridurre il rischio di crolli.

L’amministrazione ha ribadito l’importanza di proseguire con un piano strutturale di monitoraggio e manutenzione, che tenga conto dell’evoluzione climatica e della necessità di proteggere i collegamenti viari in aree montane.

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