Non si arresta l’attività investigativa legata all’operazione antidroga “Tornado”, condotta dalla Guardia di Finanza e avviata con un’ampia retata lo scorso settembre, che aveva già portato all’esecuzione di oltre 60 misure cautelari. Nelle ultime ore, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia ha proceduto con un sequestro patrimoniale del valore complessivo di oltre 700.000 euro, comprendente contanti, immobili e partecipazioni societarie.
Le indagini hanno messo in luce una sproporzione evidente tra il tenore di vita del principale indagato – un cittadino albanese – e i redditi ufficialmente dichiarati dal suo nucleo familiare. Un quadro emerso a seguito di approfondite verifiche economico-finanziarie, che hanno consentito ai militari di ricostruire il flusso delle risorse riconducibili all’attività illecita, confermando così il sospetto che i beni sequestrati fossero frutto diretto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, il ruolo centrale dell’uomo è stato chiarito attraverso un’attività investigativa ad ampio raggio. Le forze dell’ordine hanno incrociato dati bancari, eseguito accertamenti patrimoniali, monitorato intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre ad analizzare flussi finanziari anomali emersi durante le operazioni.