È scattata ufficialmente la corsa ai porcini nelle montagne italiane, in particolare al Nord, dove le recenti condizioni meteo hanno creato l’habitat ideale per la crescita dei funghi. A dare la notizia è Coldiretti, che insieme a Federforeste ha elaborato un vademecum di sicurezza per tutti gli appassionati.
Secondo il monitoraggio di Funghimagazine, l’ondata di caldo torrido di fine giugno unita alle piogge quotidiane dei cicloni nord-atlantici ha determinato un’esplosione di Boletus edulis, affiancati da finferli, steccherini dorati, porcini rossi e persino specie insolite per la stagione, come amanite tropicali e ovoli in pianura. Fenomeni simili si registrano anche in Liguria, Appennino e Centro-Sud, dove si sono verificate buttate brevi ma intense di Boletus reticulatus.
Funghi e cambiamenti climatici
La presenza contemporanea di specie tipiche di stagioni diverse conferma che i funghi seguono ormai microclimi locali piuttosto che schemi stagionali tradizionali, conseguenza diretta della crescente variabilità climatica. La stagione 2025 si preannuncia positiva, ma con differenze marcate da zona a zona.
Il vademecum di Coldiretti e Federforeste
Per ridurre il rischio di incidenti e garantire una raccolta sostenibile, Coldiretti ricorda alcune regole fondamentali:
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scegliere percorsi adatti alle proprie capacità fisiche;
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informare sempre qualcuno del proprio itinerario e, se possibile, andare in compagnia;
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verificare le previsioni meteo;
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indossare scarponi con suola scolpita, abbigliamento a strati e portare uno zaino con il necessario;
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raccogliere solo i funghi di cui si conosce la specie, rivolgendosi ai servizi micologici delle Asl in caso di dubbi;
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rispettare la natura e non danneggiare la flora;
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verificare se è richiesto un permesso o tesserino;
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evitare rastrelli e uncini per non compromettere il micelio;
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pulire i funghi sul posto e trasportarli in cestini rigidi e areati, mai in sacchetti di plastica.
Il mancato rispetto delle norme può comportare multe e sequestro del raccolto.
Il patrimonio boschivo italiano
L’Italia dispone di quasi 120mila km² di superfici boschive, pari al 40% del territorio nazionale. La Liguria è la regione con la più alta percentuale di foreste (81%), seguita da Trentino-Alto Adige (62%) e Sardegna (56%), quest’ultima con il patrimonio boschivo più esteso in termini assoluti (1,3 milioni di ettari), davanti a Toscana (1,2 milioni) e Piemonte (1 milione).
La raccolta dei funghi non ha solo una valenza hobbistica: rappresenta una fonte di reddito per migliaia di professionisti che riforniscono mercati, ristoranti e sagre locali con prodotti tipici del territorio.