La comunità di Orzinuovi è in lutto per la scomparsa di Niccolò Guarino, un giovane trentenne, figlio del comandante dei carabinieri di Soresina, che ha perso la vita in seguito a un tragico incidente avvenuto lungo la ferrata del Crench, nel territorio di Idro. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, 7 aprile, quando Guarino, appassionato di escursionismo, è precipitato per cause ancora al vaglio delle autorità, da una quota di circa 600 metri.
Nonostante l’immediata mobilitazione del Soccorso alpino della Valle Sabbia e l’intervento tempestivo dell’elisoccorso di Brescia, le condizioni di Guarino si sono rivelate subito disperate. Il giovane è stato trasportato d’urgenza alla Poliambulanza, dove, nonostante gli sforzi dei medici, le ferite riportate si sono rivelate fatali, portandolo alla morte nel tardo pomeriggio.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 18, scatenando un’operazione di soccorso complessa, che ha visto l’intervento di tecnici specializzati del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu). La dinamica dell’incidente sottolinea i pericoli insiti nelle attività alpinistiche, specialmente lungo itinerari impegnativi come le ferrate, dove il rischio di cadute e incidenti richiede una preparazione e un’attenzione costanti.
La scomparsa di Niccolò Guarino lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Orzinuovi e nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano, rimarcando l’importanza della sicurezza in montagna. La tragedia ha riacceso il dibattito sulla necessità di promuovere una maggiore consapevolezza dei rischi associati all’alpinismo e all’escursionismo in ambienti montani, oltre alla diffusione di pratiche preventive e formative per gli appassionati di questi sport.
