Tari più alta a Isorella: interrogazione delle minoranze al sindaco

Le opposizioni chiedono chiarimenti sui continui aumenti della tassa sui rifiuti

La tassa sui rifiuti (Tari) a Isorella è motivo di discussione accesa tra le opposizioni e la giunta comunale, con le minoranze che hanno presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco, Simone Bellardi, e all’assessore le ragioni degli incrementi delle tariffe negli ultimi anni. Secondo i consiglieri della lista civica “Isorella Terra fra fiumi”, Renato e Reginaldo Zaltieri, la tassa è aumentata costantemente nonostante il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti non abbia subito variazioni significative.

I continui rincari della Tari hanno portato i consiglieri di minoranza a chiedere spiegazioni, dato che i costi a carico dei cittadini risultano molto più elevati rispetto ai Comuni limitrofi. Per loro, infatti, da oltre 13 anni le domande sollevate in aula sulle tariffe non hanno mai ricevuto una risposta adeguata. Il confronto con i Comuni vicini mette in evidenza quanto Isorella applichi imposte superiori rispetto ad altre realtà territoriali.

Gestione e tariffe elevate

Isorella ha affidato la gestione del servizio di igiene urbana a Cbbo, una società di cui detiene una piccola quota, pari al 6,22%. La giunta ha deliberato ad agosto un adeguamento del contratto, in linea con quanto stabilito dall’Arera, l’autorità che si occupa della regolazione del ciclo dei rifiuti. Arera sottolinea come questi adeguamenti siano necessari per migliorare la qualità del servizio e garantire che gli obiettivi economici e ambientali siano in linea con le normative europee.

Nonostante ciò, secondo l’interrogazione presentata, le tariffe Tari di Isorella rimangono significativamente più alte rispetto ad altri Comuni che si affidano allo stesso gestore per la raccolta dei rifiuti. Acquafredda e Remedello, ad esempio, registrano importi molto inferiori per nuclei familiari di diverse dimensioni. Solo Visano sembra avere una tariffa paragonabile, ma rimane comunque inferiore in diversi casi.

La comparazione con i Comuni vicini

I consiglieri di opposizione hanno messo a confronto le tariffe per diverse tipologie di nuclei familiari, evidenziando differenze significative. A Isorella, una famiglia di due persone paga 209 euro pro capite, contro i 139 euro di Acquafredda e i 165 euro di Remedello. Solo Visano si avvicina a queste cifre, con 209 euro, ma per le famiglie più numerose la differenza diventa ancora più evidente. Un nucleo di tre persone paga a Isorella 267,75 euro, mentre ad Acquafredda si fermano a 172,11 euro, a Remedello a 199,77 euro e a Visano a 250,28 euro.

La disparità aumenta ulteriormente per le famiglie con quattro componenti: a Isorella si pagano 346,19 euro, mentre ad Acquafredda e Remedello le tariffe sono intorno ai 216-218 euro. Anche per nuclei di cinque persone o più, Isorella si conferma la più costosa con 403,67 euro, contro i 255,02 euro di Acquafredda e i 273,39 euro di Remedello.

Gli aumenti per le utenze domestiche e non domestiche

In termini percentuali, gli aumenti registrati nel 2023 sono significativi: per le utenze domestiche, la tariffa variabile è cresciuta mediamente del 13,76%, mentre l’aumento della tariffa fissa varia tra un minimo del 2% e un massimo del 2,74%. Le utenze non domestiche hanno visto un aumento della tariffa variabile pari all’8,12%, mentre la tariffa fissa è diminuita del 3,2%. Solo per alcune categorie, come bar e pasticcerie, la riduzione è stata meno consistente, con un calo dell’1,69%.

La questione ancora aperta

La questione resta quindi aperta, con le minoranze che continuano a chiedere maggiore trasparenza sui motivi che portano la Tari di Isorella a essere nettamente superiore rispetto a quella dei Comuni vicini. Nonostante gli adeguamenti contrattuali e le regolamentazioni di Arera, i cittadini di Isorella si trovano a fronteggiare spese più elevate per lo smaltimento dei rifiuti, senza percepire miglioramenti tangibili nel servizio offerto.

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