Brescia, allarme sicurezza: la sindaca chiede rinforzi per polizia e prevenzione

Aggressioni, crimine minorile e carenza di personale nelle forze dell'ordine: la sindaca Laura Castelletti lancia un appello al Governo per affrontare l'emergenza sicurezza in città.

Brescia vive un momento di forte tensione sul fronte della sicurezza, con episodi di violenza che hanno coinvolto cittadini e forze dell’ordine. L’ultimo caso, avvenuto alla Stazione di Brescia , ha visto l’aggressione di due poliziotti, mettendo in luce una situazione che la sindaca Laura Castelletti definisce “non più sostenibile”.

La carenza di risorse e personale

Secondo la sindaca, la Polizia di Stato e la Prefettura soffrono di una grave carenza di organico , con un deficit di oltre 30 agenti, dirigenti e commissari necessari per garantire una presenza adeguata sul territorio. “Il Governo – dichiara Castelletti – non deve lasciare sole Questura e Prefettura. Servono urgentemente più uomini, mezzi e risorse”.

La questione sarà discussa nei prossimi giorni durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) , presieduto dal Prefetto. Al centro del dibattito ci sarà anche la sicurezza nella Stazione, un’area critica che richiede l’intensificazione dei pattugliamenti interforze , coordinati dalla Questura e supportati dalla Polizia Locale.

Il problema dei minori e l’allarme sociale

Un’altra questione cruciale riguarda il crescente coinvolgimento dei minori in attività illecite, spesso legate all’abuso di sostanze stupefacenti e alcool. Secondo i dati forniti dal Tribunale dei Minori, il fenomeno è in forte aumento, con giovani che sfidano le autorità e si ritrovano sempre più spesso coinvolti in circuiti criminali.

La sindaca evidenzia il dramma dei minori non accompagnati , il cui numero ha raggiunto un record di 400 ragazzi sotto la tutela del Comune . L’amministrazione ha già anticipato 9 milioni di euro per gestire la situazione, fondi che saranno rimborsati dallo Stato, ma la preoccupazione riguarda il destino di questi ragazzi una volta raggiunta la maggiore età. “Quando compiono 18 anni, escono dai centri e dal controllo dello Stato, diventando facili prede della criminalità organizzata”.

La richiesta di una strategia a lungo termine

Per la sindaca Castelletti, non basta intensificare il presidio del territorio: è necessario investire in prevenzione, educazione e cultura per affrontare il problema alla radice. Tuttavia, le recenti decisioni del Governo non fanno ben sperare. “L’azzeramento del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è un grave errore, le cui conseguenze ricadranno sui territori”, afferma Castelletti.

La sindaca sottolinea l’importanza di una strategia strutturata ea lungo termine , che fornisce agli Enti locali risorse e progetti concreti per affrontare la complessità del fenomeno.

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