Gatta uccisa a calci a Iseo, aperta un’indagine per maltrattamenti

Asia è morta dopo atroci violenze: la padrona l’ha trovata agonizzante e ha lanciato l’allarme. Ora le forze dell’ordine indagano per identificare il responsabile

È morta tra le braccia della sua padrona, in un ultimo momento di disperazione e dolore, la gatta Asia, ritrovata agonizzante davanti alla porta di casa in una zona residenziale di Iseo, in provincia di Brescia. Colpita brutalmente a calci e con un oggetto contundente, la micia ha subito lesioni tali da non lasciarle scampo. La proprietaria, Giovanna Barbieri, ha raccontato la sua drammatica esperienza: «Non pensavo di trovare tanta cattiveria e brutalità in questa zona», ha dichiarato ai media locali.

La vicenda si è consumata in Via Carlo Bonardi, un’area tranquilla a sud del centro abitato, dove la coppia vive da anni. L’episodio ha scosso profondamente i residenti e attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini. La denuncia è già stata presentata e l’inchiesta, al momento, è contro ignoti.

L’autopsia veterinaria condotta dall’ATS ha confermato che la morte della gatta è stata causata da gravi traumi interni, compatibili con percosse intenzionali e ripetute. Non si è trattato di un incidente né di un’aggressione da parte di altri animali. Si ipotizza un atto deliberato e crudele, commesso da una persona ancora da identificare.

La legge italiana prevede sanzioni severe per chi maltratta o uccide animali. In base all’articolo 544-bis del Codice penale, chi uccide un animale per crudeltà o senza necessità rischia fino a due anni di carcere. Per i maltrattamenti, invece, la pena può arrivare a 18 mesi di reclusione o a una multa fino a 30.000 euro. Le forze dell’ordine stanno valutando entrambe le ipotesi di reato.

L’uccisione della gatta Asia ha sollevato indignazione tra cittadini e associazioni animaliste, che chiedono giustizia e maggiore tutela per gli animali domestici. Diversi appelli sono già stati condivisi sui social, mentre si moltiplicano le segnalazioni da parte di altri residenti preoccupati per la sicurezza dei propri animali.

In attesa di sviluppi nelle indagini, l’episodio riapre il dibattito sulla necessità di intensificare i controlli e le campagne di sensibilizzazione contro i maltrattamenti sugli animali. La crudeltà gratuita di quanto accaduto a Iseo non può restare impunita, dicono in molti, chiedendo che venga fatta piena luce sull’accaduto e che il responsabile sia perseguito secondo quanto previsto dalla legge.

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