Cane ferito da una fucilata in Valle Camonica: è caccia al responsabile

Un altro grave episodio di violenza sugli animali scuote la provincia di Brescia. Indagini in corso per risalire all'autore del gesto.

La Valle Camonica è stata teatro di un atto di crudeltà che ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Un cane pastore, regolarmente di proprietà, è stato colpito da una fucilata alle spalle nel centro di un tranquillo borgo dell’Alta Valle. L’animale è stato ritrovato a terra, gravemente ferito, ma fortunatamente è sopravvissuto.

Il ritrovamento e i soccorsi

A scoprire il cane ferito è stata una volontaria animalista, che ha subito dato l’allarme. L’animale, raggiunto da numerosi pallini nella parte posteriore del corpo, è stato immediatamente trasportato in una clinica veterinaria, dove è stato stabilizzato. Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita.

I veterinari hanno sporto denuncia ai Carabinieri Forestali, che hanno avviato le indagini per individuare il responsabile. Le autorità sperano che le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona possano fornire elementi utili per identificare chi ha sparato.

Un fenomeno in crescita

Questo episodio non è un caso isolato. Solo poche settimane fa, in provincia di Brescia, si erano verificati diversi casi di gatti impallinati. Il problema del maltrattamento animale in Italia è allarmante: secondo il Rapporto Zoomafia 2024, nel 2023 sono stati registrati 7.510 procedimenti penali per reati contro gli animali.

La Lombardia è una delle regioni con il maggior numero di segnalazioni e, secondo i dati della Procura di Brescia, la città ha il triste primato nazionale con 323 procedimenti e 266 indagati solo nell’ultimo anno.

Le difficoltà della giustizia

In Italia, la legge contro il maltrattamento animale prevede pene fino a due anni di reclusione per chi abusa o uccide un animale. Tuttavia, la difficoltà di individuare i colpevoli e la lentezza della giustizia spesso rendono inefficaci le misure deterrenti.

Un attivista locale sottolinea come questi atti di violenza non siano episodi isolati, ma il sintomo di un problema più grande: la mancanza di cultura e rispetto per la vita animale, unita alla facilità con cui certe persone accedono e usano le armi al di fuori dei contesti legali.

Indignazione e paura tra i residenti

Nel borgo della Valle Camonica, l’indignazione è forte. Come è possibile che un gesto così violento sia avvenuto in pieno giorno, senza che nessuno abbia visto o sentito nulla? L’episodio solleva interrogativi anche sulla sicurezza del territorio e sulla necessità di maggiori controlli.

Le autorità invitano chiunque abbia informazioni a farsi avanti per aiutare a individuare il responsabile di questo atto crudele.

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