Una tragedia senza precedenti ha scosso il reparto maternità della Poliambulanza di Brescia nel tardo pomeriggio di giovedì, quando una giovane donna di 20 anni, originaria di Gavardo, stava per dare alla luce la sua primogenita. Mentre il parto procedeva regolarmente, una serie di eventi inattesi ha portato alla morte della neonata, scatenando una serie di reazioni emotive e legali.
Stando alle ricostruzioni, il parto era in corso quando, durante l’espulsione del bambino, il corpo si è girato rimanendo bloccato, impedendo il corretto flusso di ossigeno. Nonostante i tentativi dei medici, la bambina è nata in modo forzato ma è stata impossibile salvarla.
L’evento ha scatenato una serie di reazioni sia in sala parto che tra i parenti della neonata, portando addirittura all’intervento delle forze dell’ordine dopo che alcuni familiari hanno minacciato danni alle strutture ospedaliere.
La Procura di Brescia ha aperto un’indagine per omicidio colposo e ha disposto il sequestro della cartella clinica, mentre il medico legale eseguirà l’autopsia per chiarire le cause della morte della neonata. Alcuni medici sono già stati indicati come soggetti di indagine.
La Fondazione Poliambulanza ha emesso una dichiarazione in cui si esprime il cordoglio per l’accaduto e si garantisce la piena collaborazione con le autorità giudiziarie per fare luce sulla dinamica degli eventi.
La tragedia ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei processi di parto e sull’efficacia delle procedure mediche, suscitando un dibattito pubblico sulla responsabilità e sulla trasparenza nel sistema sanitario.